Infarto: è possibile prevenirlo con un semplice esame del sangue

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La vita frenetica alla quale spesso e volentieri si è sottoposti, per chi deve pensare al lavoro e magari anche ad una famiglia, può essere un problema che in molti casi spinge erroneamente tante persone a trascurare la salute del proprio corpo rischiando così di mettere in pericolo la propria vita, soprattutto quando a non essere controllati sono elementi importanti come il livello di colesterolo o la pressione del sangue.

Non è una novità, in tal senso, che in generale le malattie cardiovascolari e più nello specifico l’infarto, continuino ad essere tra le principali cause di morte in tutto il mondo, anche nel nostro paese. L’infarto, purtroppo, ogni anno provoca la morte di migliaia di persone e le cause possono essere molteplici. A questo proposito, per prevenire l’insorgere di un infarto, fondamentale è prendere in considerazione i fattori di rischio. Ed è su questo aspetto che un nuovo studio condotto nel Regno Unito rivela che prevenire un infarto può essere possibile anche solo grazie ad semplice esame del sangue.

La conferma arriva da uno studio condotto in collaborazione tra le Università di Edimburgo e Glasgow, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Journal of the American College of Cardiology, ed hanno riguardato un totale di 3300 uomini che presentavano un alto livello di colesterolo, ma nonostante questo non avevano mai avuto malattie legate al cuore.

Secondo i ricercatori, tenere sotto controllo elementi come pressione del sangue e livello di colesterolo può aiutare a prevenire malattie cardiache, ma non sempre questo può bastare, soprattutto quando si parla di quelle patologie silenziose che possono danneggiare il cuore e provocare anche un infarto. Proprio per prevenire problemi del genere, questa nuova ricerca inglese rivela che la prevenzione può essere fatta anche con un semplice esame del sangue.

Nello specifico si parla di un prelievo di sangue per controllare se nell’organismo è presente una proteina conosciuta come protonina. La sola presenza di questa proteina nell’organismo serve a identificare la presenza di un danno subito dal muscolo cardiaco, anche in quei soggetti che magari non presentano livelli preoccupanti di colesterolo o pressione. Fino ad oggi il controllo della troponina viene utilizzato nei soggetti che hanno già subito un attacco di cuore, per migliorare la diagnosi, ma secondo questa nuova ricerca, un prelievo per controllare il livello di troponina può invece essere utilizzato anche per prevenire un infarto in quei soggetti che, all’apparenza, non presentano malattie cardiache.

I ricercatori hanno rivelato che il test della troponina potrebbe essere in grado persino di aiutare a stabilire se esiste il rischio di subire un infarto anche dopo 15 anni, e nonostante i test abbiano coinvolto esclusivamente uomini, è ipotizzabile che questo test possa avere esito positivo anche per le donne.

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