Nonostante si tratti di vizi tutt’altro che salutari, in grado di avere effetti devastanti sul corpo umano, sul lungo termine, riuscendo di fatto ad accorciare la vita delle persone, cattive abitudini come il fumo e il consumo di alcolici continuano ad essere molto diffusi tra un’ampia percentuale di italiani, e sono proprio questi vizi, insieme ad altri problemi altrettanto gravi, al centro dell’ultimo rapporto pubblicato dall’Istat.
L’Istituto Nazionale di Statistica ha infatti pubblicato i dati, relativi all’anno 2015, sui principali comportamenti nocivi per la salute degli italiani, prendendo in considerazione aspetti come il fumo, l’alcol, l’obesità e la sedentarietà, ed evidenziando come ad una diminuzione del consumo di sigarette e di alcolici quotidianamente, si è invece registrato un aumento delle persone con problemi di peso e che praticano meno sport.
Il rapporto sui fattori di rischio per la salute, stilato prendendo in considerazione i dati dell’anno scorso, conferma innanzitutto la presenza di 10.3 milioni di fumatori in Italia a partire dai 14 anni pari al 19.6% della popolazione, con il 22.8% che dichiara di aver fumato in passato e il 56.3% che non ha mai fatto uso di sigarette. In generale, negli ultimi 15 anni, si è registrata una diminuzione delle persone che fanno uso di sigarette in Italia, un dato certamente positivo che necessita, tuttavia, di risultati ancora migliori per ridurre gli effetti nocivi che il fumo può avere sulla salute.
Differente, invece, è la situazione relativa al consumo di alcolici. Il vino resta la bevanda alcolica preferita dal 52.2% della popolazione, e se la percentuale di italiani che consuma alcool quotidianamente è diminuita arrivando al 22.2%, è aumentato invece il numero di persone che beve alcolici occasionalmente e che ne consuma al di fuori dei pasti, con percentuali rispettivamente al 42.23% e 27.9%. Il 15.7% degli italiani, secondo l’Istat, consuma più alcool di quanto raccomandato per evitare problemi di salute, e questo comportamento si vede soprattutto tra gli ultra sessantacinquenni, nei giovani tra i 18 e 24 anni e negli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni.
Non migliora, invece, il dato relativo ai problemi peso. L’Istat conferma che mentre il 51.8% degli italiani dichiara di non avere problemi di peso e il 3% risulta sottopeso, il 35.3% è invece in sovrappeso e l’9.8% è obeso. Ciò che preoccupa di più è che i problemi di peso riguardano, per il 24.9% i bambini e gli adolescenti. Strettamente legato al peso degli italiani è il dato che si riferisce alla sedentarietà. Quasi il 40% della popolazione dichiara infatti di non praticare sport nè attività fisica, e il dato è maggiore nelle donne rispetto agli uomini.
I dati Istat, inoltre, confermano come i comportamenti nocivi per la salute si registrano soprattutto nelle famiglie trasmettendosi da genitori a figli. Il 48.4% dei giovani sono sedentari se lo sono anche i genitori e il 30.2% dei giovani fa uso di sigarette se ha genitori fumatori, dati che si registrano anche per quanto riguarda il consumo di alcolici e la scarsa propensione all’attività fisica.
Cambiare i comportamenti potenzialmente nocivi all’interno delle famiglie, potrebbe quindi migliorare la situazione generale e ridurre il dato che vede il 76.5% degli italiani maggiorenni avere abitudini nocive per la salute come quelli considerati.
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