Italiani ossessionati dalla bilancia: 1 su 5 si pesa una volta al giorno

Anche se poi alla fine la dieta la rimandiamo sempre al lunedì… sembra che noi Italiani siamo pronti a salire sulla bilancia almeno una volta al giorno per monitorare il peso e lo stato di salute in generale. Questo non tanto per un forte controllo salutare ma proprio per la voglia di migliorarsi partendo dal proprio corpo. Con il lancio di TomTom Touch, il primo braccialetto fitness al mondo che misura la composizione corporea, è stata condotta un’indagine per misurare il livello di conoscenza e consapevolezza dei cittadini europei quando si parla di fitness e dei risultati ottenuti dopo una costante attività fisica.

I volontari sono stati in 8 mila dai 18 a oltre i 65 anni dall’Italia (2 mila), Olanda, Spagna, Francia e Inghilterra. Il dato che salta subito all’occhio è una relazione quasi ossessiva con la bilancia: mediamente si pesano 111 volte l’anno, uno su cinque ogni giorno (19%). Va da se che le donne battano gli uomini, ma non di tanto però: 115 contro 108. Il 77% si preoccupa costantemente di monitorare il proprio peso, rivedere lo stile di vita condotto, seguire una dieta e fare attività fisica. Naturalmente, quelli che si allenano assiduamente si pesano con molta più frequenza: chi lo fa due volte al giorno sale sulla bilancia una media di 218 volte l’anno, mentre chi si allena una volta alla settimana 80 volte.

Per la maggior parte degli intervistati (34%), l’obiettivo è mantenere un buono stato di salute, il 30% vuole invece migliorare la propria forma fisica, mentre il 16% vorrebbe perdere peso. Anche se il rapporto con la bilancia sia quasi sempre giornaliero quasi uno su cinque ha dichiarato che non riscontra risultati soddisfacenti dalla costante attività fisica: per il 59% è tutta colpa della difficoltà ad abbinare regime alimentare e allenamenti in modo regolare. C’è anche chi sostiene che basterebbe mangiare in modo sano (30%), per non parlare di chi trova ogni scusa buona per non fare attività fisica (28%) e chi non riesce a trovare il tempo necessario per dedicarsi all’esercizio fisico (22%). Fa riflettere parecchio quell’8% che punta il dito sulla mancanza di consapevolezza su quale sia il modo migliore per farlo.

Tirando le somme, in Italia non si è proprio tanto precisi se si parla di salute e movimento. Inoltre quasi la metà degli intervistati (42%) non ha un’idea precisa sulla composizione corporea, anche se per fortuna l’85% sa cos’è l’indice di massa corporea e un buon 50% ritiene che sia il giusto parametro per valutare stato di salute e attività fisica.

Nel tentativo di tenere sotto controllo i loro ambitissimi obiettivi, il 35% degli italiani coinvolti nella ricerca ha confermato di aver utilizzato un fitness tracker, ma in media c’hanno rinunciato appena cinque mesi dopo. Il 33% dimenticava di utilizzarlo, il 26% non notava alcun miglioramento sia nel peso che nell’allenamento, il 25% non ne capiva l’utilità, mentre per il 26% non forniva le informazioni di cui aveva bisogno.

Dopo aver visionato i dati emersi dall’indagine condotta nel Belpaese, Matt Roberts, guru del fitness in UK, non ha potuto fare a meno di notare che “la maggior parte degli italiani vuole mantenersi in forma, ma non ha idea di come farlo, non sa su quali obiettivi puntare e nemmeno a che parametri rifarsi per raggiungerli. Eppure ci sono tantissimi modi per tener tutto sotto controllo. In base alla mia esperienza lavorativa, avendo a che fare con tantissime persone che hanno corporature diverse, posso tranquillamente confermare che monitorare il proprio peso o l’indice di massa corporea (IMC) non bastano per ottenere le giuste informazioni sulla propria forma fisica. I muscoli, ad esempio, sono più pesanti del grasso, quindi la sola misurazione del peso non basta per capire se con l’allenamento si sta guadagnando massa muscolare o perdendo grasso. La composizione corporea, che è la misura della percentuale di massa muscolare e grasso nel proprio corpo, è la migliore alternativa per scoprire esattamente come si è fatti, in modo da prendere decisioni più consapevoli sull’attività fisica da svolgere per raggiungere i propri obiettivi”.

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