L’utilizzo del femtolaser semplifica e rende l’intervento di cataratta più sicuro, garantendo un inserimento più preciso delle lenti intraoculari.
La cataratta rappresenta la principale causa di cecità evitabile ed è responsabile di oltre il 48% dei casi di cecità nel mondo.
Una cataratta ha origine quando la lente naturale dell’occhio, il cristallino, si opacizza in seguito a un accumulo di proteine al suo interno. Questo processo interferisce con il passaggio della luce attraverso il cristallino alla retina sul fondo dell’occhio; la retina è la parte dell’occhio che percepisce la luce e invia segnali visivi al cervello. La maggior parte delle cataratte si sviluppano con l’avanzare dell’età, ma tra le altre cause vi possono essere traumi all’occhio, esposizione alle radiazioni come risultato di altre patologie o cause genetiche in bambini in tenerissima età.
Blue Eye, centro oculistico d’eccellenza per la diagnosi, correzione e cura dei difetti e delle patologie visive, ha presentato, presso la sede di Piazza Fontana a Milano, le più avanzate tecnologie per il trattamento chirurgico della cataratta avvalendosi dell’utilizzo di hololens, speciali occhiali per la visione in mixed reality che integrano e sovrappongono ologrammi ad oggetti reali. Si tratta di un vero e proprio viaggio virtuale all’interno dell’occhio umano che accompagna l’utente alla scoperta dell’evoluzione dell’intervento chirurgico di cataratta.
La cataratta è un processo di progressiva perdita di trasparenza della lente naturale dell’occhio, il cristallino, prevalentemente legato all’età, con conseguente diminuzione della vista. “L’allungamento della vita media ha come risultato un incremento di questa patologia – afferma Anna Altomare, Direttore della Clinica Oculistica Blue Eye – l’intervento di cataratta è oggi una delle operazioni chirurgiche più eseguite al mondo”. L’ultima evoluzione dell’intervento chirurgico di cataratta è rappresentata dal laser a femtosecondi. Questo tipo di laser utilizza una luce infrarossa con impulsi della grandezza di pochi micron e di brevissima durata grazie alla quale riesce ad effettuare incisioni e frammentazioni direttamente all’interno del bulbo oculare senza l’utilizzo di bisturi. Questa tecnica ad impulsi molto brevi ha il vantaggio di gestire meglio l’energia rilasciata all’interno dell’occhio, proteggendo così le strutture oculari adiacenti la cataratta.
L’introduzione del femtolaser nella chirurgia di cataratta semplifica e rende l’intervento più sicuro e preciso, assolutamente indolore e con un post-operatorio libero da bendaggio e punti di sutura. Inoltre, l’utilizzo del laser a femtosecondi fluidifica il cristallino affetto da cataratta e la sua asportazione avviene quasi completamente senza l’utilizzo di ultrasuoni, riducendo così possibili effetti collaterali ed eventuale infiammazione della parte. Con questa tecnica, una volta asportato il cristallino, si può inserire con estrema precisione una lente intraoculare attraverso un’incisione auto sigillante. Il tipo di lente inserita varia a seconda delle esigenze visive del paziente. La lente monofocale migliora solo la visione da lontano, la lente torica è ideale per intervenire e correggere l’astigmatismo, la lente trifocale rende possibile la messa a fuoco in modo chiaro da lontano, da vicino e soprattutto da distanze intermedie. “L’alta tecnologia applicata ai cristallini artificiali permette di correggere difetti visivi fastidiosi come l’astigmatismo e la presbiopia – continua Anna Altomare – queste lenti PREMIUM liberano il paziente operato dalla necessità di indossare sempre gli occhiali”. “All’interno delle strutture Blue Eye, la professionalità dei chirurghi, l’esperienza del nostro personale e le tecnologie rigorosamente testate e di ultima generazione garantiscono risultati eccellenti in termini sia di sicurezza, sia di riabilitazione visiva grazie anche alla possibilità d’impiantare cristallini artificiali a ottica complessa per correggere sia i difetti della visione preesistenti come miopia, astigmatismo e ipermetropia, sia la difficoltà di visione da vicino, la presbiopia” – conclude Anna Altomare.
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