Sempre più fitto il mistero australiano dell’epidemia chiamata ulcera carnivora. Si tratta dell’ulcera di Buruli, una infezione della pelle diffusa per ora in Africa e che negli ultimi 4 anni in Australia è aumentata del 400% dei casi. Nel 2017 sono state riconosciute 275 nuove infezioni andando a sfiorare i numeri veri e propri di epidemia. Come ha dichiarato il dottor Daniel O’Brien, esperto di malattie infettive,”sono diventati spaventosamente più gravi e comuni” nello stato del Victoria. Non è ancora chiaro come un tipo di epidemia del genere possa essere arrivata in Australia dove il clima è temperato e non tropicale.
L’ulcera mangia-carne è causata dal batterio Mycobacterium ulcerans: inizia come un piccolo nodo sottocutaneo duro, indolore e che si sposta ingrandendosi fino a che non si ulcera. Una volta che il batterio raggiunge la pelle, comincia ad emettere tossine che distruggono le cellule del derma, i piccoli vasi sanguigni e il grasso sottocutaneo, causando la formazione di ulcere e la perdita di pelle. Un tipo di ulcera che si ingrandisce sempre più fino a portare alla deturpazione permanente e alla disabilità. Può però interessare anche le ossa. Si deve trattare urgentemente con antibiotici altrimenti si rischia la disabilità e la deformità permanente.
L’epidemia: come avviene
Ancora non è chiaro come questo batterio venga trasmesso e questo blocca le modalità di prevenzione. Probabilmente la malattia viene trasmessa all’uomo da alcuni insetti che si trovano nell’acqua proprio perché le persone maggiormente colpite sono state quelle che abitavano vicino a corsi d’acqua. Una seconda teoria vedrebbe le zanzare come veicoli di trasmissione. Anche gli animali possono contrarre la malattia tra cui cavalli, cani, alpaca, koala, opossum.
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