La Papaya, il frutto dei miracoli… o quasi

La Papaya viene considerata in Europa come un dolce e delicato frutto.  In effetti, questo vegetale sudamericano è uno dei più popolari al mondo ed è ora coltivato in tutti i paesi tropicali e subtropicali. Ma non si tratta di un semplice frutto, così come lo intendiamo noi.

Si ritiene che la papaya abbia avuto origine nel sud del Messico e nell’America centrale orientale. Quando arrivarono gli spagnoli, il frutto si era già diffuso in tutta l’America Centrale e in Sud America. Gli spagnoli furono i primi a introdurlo in Asia nel XVI secolo attraverso le Filippine. Il frutto si è poi diffuso in India e infine in Europa. Nel diciannovesimo secolo, il frutto era già coltivato in tutte le regioni tropicali del Mondo.

La pianta è del tipo arrampicante con grandi foglie lunghe. Gli steli hanno un colore da verde scuro tendente al viola, mentre le foglie sono verdi con  venature gialle. Entrambi contengono liquido lattiginoso.

La papaya ha fiori diversi a seconda del sesso della pianta (Proprio come il più noto Kiwi). Alcune erbe portano fiori femminili (o bisessuali),  bianchi, a cinque petali, mentre altri sono fiori maschili, che sono raggruppati su lunghi grappoli. Ci sono persino i fiori ermafroditi. Il frutto della Papaya cresce e pende dal gambo centrale. Esistono due varietà  del popolare frutto: hawaiano e messicano. Si distinguono non tanto per la forma ma per le dimensioni: la papaya hawaiana è più piccola e più facile da raccogliere. La Papaya messicana può arrivare fino a 30 cm.

Il frutto ha una buccia sottile. Il colore varia dal verde al giallo. Quando sono mature, entrambe le varietà hanno una polpa morbida e succosa che racchiude molti piccoli semi neri. Il colore della polpa può variare dal giallo-arancio al rosso rosato. Il frutto crudo contiene l’enzima papaina , che ha una varietà di usi.

Quale frutto, per consistenza assomiglia al melone, ma è più morbida (matura) e con un sapore più delicato. Sbucciata, può essere gustata in differenti maniere, come contorno al gelato, nei frullati, o anche essiccata. Acerba viene usata nelle insalate (Paesi Asiatici). Anche le foglie cotte sono usate come verdure (India). La Papaya se consumata abitualmente aiuta la digestione (senza esagerare nelle quantità, altrimenti diventa lassativa). Il frutto acerbo viene utilizzato per curare  la dermatite. Anche il fiore di papaia è usato  come digestivo e per trattare la bassa pressione sanguigna (Brasile).

In Paraguay, i semi essiccati vengono utilizzati per espellere i vermi intestinali (Ross). Le madri hawaiane consumano un infuso di frutta per incoraggiare la produzione di latte materno. Le foglie di papaya talvolta, sono state usate come sostituti del tabacco e anche come forma primaria di sapone (Morton). L’enzima papaina ha una varietà di usi, che vanno dal trattamento dei tessuti alla chiarificazione della birra. Aiuta ad aumentare le difese naturali del corpo  contro molte malattie. Favorisce la formazione del collagene, la proteina strutturale per eccellenza, aiutando quindi a mantenere sane le articolazioni (oltre che a spianare le rughe grazie allo zinco presente). Farmaci a base di concentrato di polpa di papaia aiutano a lenire le piccole bruciature e gli arrossamenti provocati dall’esposizione al sole. Attiva l’assorbimento del ferro, e ha effetto antiossidante contro i radicali liberi.  La papaina è impiegata nell’industria alimentare per rendere pių tenere le carni. In occasione di viaggi in Paesi tropicali, la papaia aiuta per combattere i disturbi allo stomaco che, nei soggetti meno robusti, spesso accompagnano i cambi di clima e di fuso orario. E la sua assunzione migliora l’assorbimento dei farmaci a livello gastrico.

Un altro dei suoi composti è il flavonoide criptoxantina, che agisce come antiossidante contro i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule (repetita iuvant). Un’altra proprietà della papaya è quella di ripristinare l’equilibrio acido-basico dell’organismo grazie ai minerali: la papaya è un frutto che contiene infatti minerali come calcio, magnesio, potassio e fosforo, utili per questa funzione. Inoltre fornisce una quantità leggermente superiore di magnesio e potassio rispetto ad altri frutti.

Ci sono studi in corso che dovrebbero verificare i reali valori messi in campo da un noto virologo (Luc Montagnier) che ha proposto un farmaco ricavato proprio dalla Papaya che secondo quanti hanno collaborato al progetto riuscirebbero a combattere i radicali liberi e l’ossidazione delle cellule celebrali. Insomma secondo costoro il medicinale estratto dalla Papaya avrebbe proprietà in grado di contrastare l’Alzheimer e il Parkinson.  Non si ha certezza ancora di tali risultati, ne della reale efficacia del preparato derivato. 

 In ogni caso, la Papaya è stata una felice scoperta in una calda serata di settembre. Ho esagerato nel consumo e ne ho scoperto alcune proprietà… Poi mi sono messo a leggere e cercare altre notizie. Spero abbiate gradito anche voi.

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