La posizione in cui si dorme non è solo una questione di comfort, ma può avere implicazioni dirette sulla salute
Diverse posizioni possono avere effetti diversi in termini di qualità del sonno. Ad esempio, ci sono dei pro e dei contro nel dormire a pancia in su o sul fianco, e degli effetti negativi nel dormire a pancia in giù.
Ecco le posizioni del sonno più comuni e i loro potenziali benefici e svantaggi:
1️⃣ Dormire a pancia in su
Benefici: allineamento della colonna vertebrale (soprattutto quando si utilizza un cuscino sotto le ginocchia), riduzione delle tensioni, diminuzione della pressione sugli organi interni e sulle vie respiratorie.
Svantaggi: aumentata probabilità di russare o di soffrire di apnea notturna, dolore al collo.
2️⃣ Dormire sul fianco
Benefici: riduzione del rischio di russamento e apnea notturna, buon allineamento della colonna vertebrale quando si sceglie il cuscino giusto.
Svantaggi: può aggravare il reflusso acido nelle persone che ne soffrono, soprattutto se si dorme sul fianco destro.
3️⃣ Dormire a pancia in giù
Benefici: riduzione del rischio di russare e di apnea notturna.
Svantaggi: può causare dolori al collo, alla schiena e alle spalle, può aggravare il reflusso acido nelle persone che ne soffrono, aumenta la probabilità di sviluppare le rughe.
In ogni caso, qualsiasi sia la posizione che scegli per dormire, consiglio di monitorare la qualità del sonno per capire qual è la posizione che nel tuo caso si associa ad un sonno davvero rigenerante.
Ci sono dispositivi che aiutano a capire come dormiamo, la qualità del sonno ed eventualmente riconoscono anche se ci fossero problematiche collegate al nostro modo di dormire ( apnee notturne), aiutano a capire se di notte sono presenti alterazioni del respiro, perché monitorano anche la saturazione d’ossigeno. In commercio ci sono diversi dispositivi non medici. I più precisi sono l’Apple Watch con le sue infinite funzioni consultabili poi su iPhone e l’Oura Ring, uno degli anelli “intelligenti” più avanzati che dispone di una serie di sensori in grado di monitorare la frequenza cardiaca (sia a riposo che durante un allenamento), la temperatura corporea e la SpO2, la percentuale di ossigeno nel sangue, ma ci sono in commercio molti rilevatori della qualità del sonno e delle apnee notturne.(chiaramente il controllo medico è di altro spessore). La polisonnografia serve a monitorare alcuni parametri fisiologici durante il sonno, tra i quali l’attività cerebrale, i livelli di ossigeno, il battito cardiaco, la respirazione, il russamento, i movimenti degli arti, talvolta la pressione arteriosa, ma di questo torneremo a parlare in seguito di Stress, ansia, cattiva alimentazione, problemi di digestione e su quanto questi fattori influiscano sul dormire.
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