È stata votata all’unanimità, a giugno 2019, imponendosi sulle più rinomate Lille e Strasburgo e ha conquistato il titolo di Capitale Green 2021.
Il premio, attribuito dalla Commissione Europea dal 2010, si inserisce nell’ampio raggio di manovre intraprese dall’Unione Europea per stimolare l’intraprendenza al sostenibile nel continente, con l’obiettivo della “Sustainable Europe” da raggiungersi nel 2030. Inutile specificare come il tanto discusso Green New Deal sia parte proprio di questo ventaglio di misure.
Per Lahti, tuttavia, la vittoria del premio rappresenta soprattutto il coronamento di un percorso più ampio ed estremamente virtuoso condotto dal governo finlandese. Lahti è una (piuttosto sconosciuta) cittadina finlandese che conta appena un centinaio di migliaia di abitanti, a qualche decina di chilometri a nord di Helsinki e rappresenta la più piccola vincitrice del premio dalla prima assegnazione (nel 2010) del concorso europeo.
Il lato maggiormente sentimentale è costituito dalla storia di rivendicazione della piccola Lahti, raccontata per filo e per segno nel sito municipale Green Lahti. Fino al 1975, infatti, si trattava di una città ospitante soprattutto attività aventi a che fare l’industria “pesante”. La maggior parte dei posti di lavoro provenivano dall’occupazione nel polo industriale cittadino, uno dei maggiori in Finlandia ed il lago Vesijarvi, adiacente alla città, figurava come uno dei laghi maggiormente inquinati del paese scandinavo.
Nel 1976 inizia la svolta: viene ultimato il centro di purificazione dell’acqua di scarico Kariniemi e si interrompe lo scarico inquinante nel lago Vestijarvi. Nel 1987 incomincia il processo di rinaturalizzazione del lago, che avrà la durata di 7 anni e che porterà alla dimunzione radicale dell’alga blu prodotto degli scarichi tossici, oltre che all’introduzione nel lago di oltre un milione di giovani esemplari di lucioperca per la rivitalizzazione della fauna acquatica.
L’ulteriore svolta avviene nel 1996, quando la città si affida alla collaborazione accademica per la continuazione del percorso virtuoso. A Lahti viene dislocato il Dipartimento di Ecologia Ambientale dell’Università di Helsinki e dal 1997 incomincia ad ospitare la Green Week annuale, permettendo alla città di ospitare numerosi contributi allo sviluppo delle politiche ambientali che incominciano ad essere applicati alla città stessa.
Vengono introdotti negli ultimi anni Novanta la raccolta differenziata ed il concetto di economia circolare. Proprio quest’ultimo porta imprenditori agricoli e industriali della città a collaborare per trovare e perseguire modalità maggiormente sostenibili di produzione, dando vita al Grain Cluster, associazione cooperativa che riunisce le figure menzionate e che si pone appunto l’obiettivo di perseguire il concetto di economia circolare.
Il tasso di rifiuti riciclat, nel 1997, anno dell’introduzione del concetto di raccolta differenziata, leggeva 25%. Nel 2018, il 97% dei rifiuti municipali vengono riutilizzati, affermando Lahti come assoluta leader mondiale dell’economia circolare. Buona parte di questo successo è da attribuire al Kujala Treatment Center (foto in copertina), che si occupa della gestione e riutilizzo dei rifiuti della città.
Il culmine tuttavia viene raggiunto nel 2019, anno che segna l’addio al carbone come carburante, nel segno del passaggio integrale alla bioenergia: i due ingredienti sono carburante riciclato o legname locale, il risultato è l’abbattimento delle emissioni di CO2 di 600mila tonnellate all’anno.
La città, tuttavia, non si accontenta e si pone l’ambizioso obiettivo, entro il 2050, di diventare completamente autosufficiente in un senso di economia circolare, con il riutilizzo del 100% dei propri rifiuti. Oltre a ciò, l’ulteriore benchmark che Lahti si pone è quello di diventare “carbon-neutral” entro il 2025, ben venticinque anni prima della data traguardo posta dall’Europa e dieci anni prima del traguardo posto dalla Finlandia.
Ora, al di là dell’invidia che potrebbe sorgere nel caso in cui si realizzasse anche questo traguardo, è importante vedere non solo con curiosità, ma anche con ispirazione il percorso di una città che è stata premiata con €350.000 per l’ottenimento del premio Green Capital e che ha rappresentato l’esemplificazione di un’evoluzione sostenibile conciliante business e innovazione, cosicché si possa lavorare per costruire una realtà potenzialmente simile anche in Italia, a piccoli passi, piccoli come Lahti.
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