E’ molto importante tenere in considerazione l’igiene personale, che non riguarda esclusivamente la buona abitudine di farsi il bagno o la doccia, ma anche la necessità di prestare attenzione all’igiene delle mani, che nella vita di tutti i giorni vengono a contatto con tanti oggetti, e non solo, ricchi di batteri. Lavarsi bene le mani, e spesso, è una buona abitudine che tutti dovrebbero avere.
E’ per questo che già da qualche anno è stata istituita una giornata, il Global Handwashing Day, che cade ogni anno il 15 ottobre ed ha come obiettivo quello di informare le persone sull’importanza di lavarsi bene le mani, anche per prevenire determinate malattie. Ed è stato in occasione di questa giornata che una ricerca statunitense ha fatto emergere dei dati che dimostrano quando importante, per la salute, possa essere l’attenzione all’igiene delle mani.
In occasione della IDweek 2017, i ricercatori statunitensi di Lifenet Health, a Virginia Beach, hanno presentato i risultati di una ricerca che ha mostrato quali sono gli effetti positivi di mantenere pulite le mani, coinvolgendo 90 studenti statunitensi in cinque classi diverse. Innanzitutto agli studenti è stato spiegato come lavarsi le mani con acqua e sapone o gel disinfettante, ricordando che è necessario farlo soprattutto in determinate occasioni, prima di mangiare, dopo aver toccato animali o dopo essersi soffiati il naso.
A quel punto i giovani studenti hanno dovuto creare delle colture microbiche utilizzando una semplice piastra di petri. I 90 studenti hanno dovuto prima creare una coltura appoggiando le mani sporche per raccogliere i batteri e microbi, e in seguito seguire la stessa procedura dopo aver lavato o disinfettato le mani. Le colture microbiche sono state messe da parte per cinque giorni.
Al termine dell’esperimento, sono stati analizzati i campioni raccolti, mettendo in evidenza dei risultati impressionanti. Nelle colture create con le mani sporche, i microbi cresciuti erano molto numerosi, mentre in quelle create con le mani pulite, la quantità di batteri era inferiore dell’89%. In questo modo gli studenti hanno compreso l’importanza di lavare o disinfettare le mani.
A distanza di 30 giorni dallo studio, gli insegnanti hanno confermato una predisposizione maggiore tra il 68% e il 100% degli studenti a lavarsi le mani, e allo stesso modo è stata confermata anche una incidenza di assenze per malattia inferiore del 71% fra i 30 giorni precedenti e successivi all’esperimento, passando da 127 e 37 assenze.
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