Può essere davvero impressionante scoprire quanti batteri e funghi, spesso dannosi per la salute degli esseri umani, si possono nascondere sulle superfici più impensabili o su oggetti che usiamo quotidianamente, dallo smartphone alla tastiera del PC, un motivo in più che può spingere a prestare attenzione alla pulizia.
Qualche mese fa una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports ha rivelato come le classiche spugnette da cucina, usate per lavare piatti e stoviglie, possono essere cariche di batteri anche potenzialmente dannosi soprattutto se si tende a non sostituirle per molto tempo. In situazioni come queste un elettrodomestico come la lavastoviglie, all’apparenza, potrebbe risolvere qualsiasi preoccupazione, ma a quanto pare anche questo utile strumento può trasformarsi in un terreno fertile per la proliferazione di batteri e funghi.
La conferma arriva da una ricerca condotta in collaborazione tra ricercatori dell’Università di Copenhagen e dell’Università di Lubiana, che hanno effettuato una serie di analisi su alcune lavastoviglie portando alla luce una serie di scoperte tutt’altro che rassicuranti. I ricercatori hanno analizzato con attenzione 24 diverse lavastoviglie, per capire quali possono essere i rischi potenziali per la salute attraverso l’identificazione di eventuali microrganismi.
Ebbene i risultati hanno messo in luce la presenza di numerosi batteri e funghi. Molti sono apparsi quasi del tutto innocui per l’essere umano, ma alcuni di questi sono in grado di creare rischi per la salute, soprattutto in quei soggetti che soffrono già di altre patologie mediche o sono particolarmente debilitati.
Entrando nel dettaglio, la ricerca ha scoperto la presenza di almeno tre diversi tipi di batteri come Escherichia, Acinetobacter e Pseudomonas. Non mancano anche alcune categorie di funghi tra cui Cryptococcus, Candida e Rhodotorula. In particolare i funghi appartenenti alla Candida sarebbero stati trovati in tutte le lavastoviglie analizzate.
I responsabili della ricerca ritengono che funghi e batteri sarebbero in grado di entrare nelle lavastoviglie attraverso l’acqua del rubinetto e residui di cibo contaminato, nascondendosi in particolare nelle guarnizioni in gomma e diffondendosi grazie all’aria calda che rende umido l’ambiente interno della lavastoviglie contribuendo alla proliferazione dei microrganismi.
E’ anche per questo che, per affrontare il problema, è necessario dedicare del tempo alla pulizia della lavastoviglie. In tal senso è consigliabile pulire quotidianamente il filtro, all’interno del quale possono nascondersi residui, ma anche le guarnizioni in gomma che, quando usurate, andrebbero anche sostituite e le pareti interne. Importante, inoltre, può essere effettuare periodicamente un lavaggio a vuoto con aceto per sgrassare e prevenire il cattivo odore.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.