In questi giorni si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco, una iniziativa annuale organizzata ormai da diversi anni a questa parte che vuole mettere in evidenza la pericolosità delle sigarette e i benefici che si possono avere mettendo la parola fine al consumo di sigarette che spinge ogni giorno milioni di persone in Italia a mandare in fumo non solo tanti soldi ma anche la propria salute.
E’ in un periodo del genere che si torna a parlare, in maniera piuttosto critica, delle sigarette elettroniche, considerate per molto tempo un’alternativa meno dannosa alle sigarette tradizionali. Da tempo si discute dei possibili effetti negativi che i vapori generati dalle e-cig provocherebbero sulla salute degli esseri umani, ed è proprio su questo aspetto che si è concentrato uno studio realizzato dall’Università di Bologna, da cui emergono dati alquanto preoccupanti sulle potenziali conseguenze dannose delle e-cig.
Il consumo di sigarette elettroniche in Italia è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, tanto da spingere a oltre 2 milioni il numero di persone che le usa, ma se per molti anni le e-cig sono state pubblicizzate come un’alternativa alle sigarette tradizionali, in quanto meno dannose per la salute, le informazioni emerse dal recente studio italiano sembrano confermare qualcosa di molto diverso rispetto a quanto evidenziato fino ad oggi. Il team di ricerca guidato da Moreno Paolini, docente del dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, in collaborazione con le Università di Parma e Firenze, del Cnr di Pisa e il Centro di Tossicologia ambientale Arpae Emilia-Romagna, ha coinvolto 10 ratti che per 28 giorni sono stati esposti quotidianamente ai vapori generati dalle sigarette elettroniche e monitorati attraverso analisi del sangue e delle urine, per scoprire eventuali conseguenze sulla salute.
I ricercatori hanno sottolineato che l’assenza di combustione nelle e-cig non evita la produzione di sostanze tossiche come formaldeide, acroleina e acetaldeide, sostanze generate dalle temperature elevate raggiunge durante la formazione dei vapori che sembrano avere effetti negativi sulla salute. Secondo i dati emersi dallo studio, a livello polmonare è stato scoperto un effetto che inibisce gli enzimi detossificatti spingendo invece quelli bioattivanti, una condizione che può trasformare sostanze pre-cancerogene in cancerogene. Riducendo anche le capacità anti-ossidanti, i vapori delle e-cig contribuirebbero a creare una sorta di “stress ossidativo” che viene spesso inserita tra le cause di tumori e malattie degenerative, ma anche un incremento dei livelli di colesterolo associato a problemi cardiovascolari.
I ricercatori, tuttavia, hanno scoperto anche una conseguenza ancora più grave generata nelle cavie animali dalle sigarette elettroniche. I vapori prodotti avrebbero provocato un’alterazione del patrimonio genetico delle cellule, provocando addirittura danni al DNA, aumentando il rischio di tumore. I ricercatori, tuttavia, hanno spiegato che se dallo studio preliminare emergono una serie di deduzioni e non delle effettive verità sulle conseguenze potenzialmente dannose delle sigarette elettroniche, è necessario proseguire nella ricerca per approfondire la questione e comprendere altri elementi chiave che potrebbero rivelarsi utile per la salute di milioni di persone.
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