L’uso ormai senza ritegno del cellulare, “per tutto oltre a telefonare”è diventata una costante nei giovani e meno giovani. Tutte le generazioni stanno subendo passivamente la moda, e il bisogno creato dal contesto sociale sempre più “informatizzato”. Tutto questo se da una parte semplifica molte operazioni, crea nuovi problemi, oltre che quelli pericolosi (Tumori alla testa), di carattere ortopedico, a collo e schiena.
Un gruppo di studio Inglese, il cosiddetto «tech neck» è un problema che colpisce principalmente le donne di età compresa tra i 18 e i 39. Le accanite utilizzatrici di social network – sms – email – whatsapp – guardano infatti i dispositivi digitali fino a 150 volte al giorno, con conseguenze anche su collo e rughe.
Un attento esame del costume, e delle consuetudini ormai affermatosi tra la popolazione nell’ultimo decennio ha evidenziato come l’uso di apparecchi e dispositivi tenuti molto più in basso rispetto alla linea dello sguardo, possa essere la fonte dell’anticipato decadimento del tono della pelle e quindi la causa delle rughe che colpiscono soprattutto le donne tra i 18 e i 39 anni.
Tra sms, whatsApp, e-mail, facebook, foursqare, google+, dropbox, twitter, le donne sono continuamente attratte da questo utile strumento digitale, ma anche fonte di nuove patologie – tra cui la più grave, la Tecno-dipendenza diffusissima tra i giovani dai 12 anni in su, dipendenza sociale che oltre distrarre, può creare danni fisici. Le rughe, se vogliamo sono il danno meno grave che tali dispositivi possono creare. Questa notizia se da una parte fa sorridere ci deve far pensare. Siamo noi stessi che creiamo le maggiori cause delle nostre Tecno-malattie.
Una postura, quella rivolta su tablet e smartphone che nel tempo causa i segni sul collo. Secondo gli esperti questa costante flessione porta ad un rilassamento cutaneo nella zona del collo, le guance tendono a scendere: una condizione che i dermatologi hanno ribattezzato “Tech-Neck”. Il problema delle rughe sul collo, legato a un eccessivo utilizzo di tablet e smartphone, sta diventando insidioso sopratutto per le donne troppo giovani per avere segni causati non dal trascorrere del tempo, ma dal trascorrerne però troppo davanti agli schermi, come conclude Christopher Rowland Payne, dermatologo britannico che, insieme ai suoi colleghi, lancia l’allarme dalle pagine del «Telegraph».
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