Dedicare del tempo all’attività fisica e seguire una dieta quanto più bilanciata e salutare possibile sono solo alcuni dei passi fondamentali per mantenersi in salute a prescindere dall’età , ma altrettanto importante è anche prestare la dovuta attenzione ai segnali del nostro corpo, come ad esempio fastidio o dolore in determinate zone del corpo, che potrebbero rivelarsi dei preziosi campanelli d’allarme per identificare problemi più gravi.
Un esempio piuttosto evidente è quello del mal di schiena, un problema davvero molto diffuso nel mondo e più nello specifico in Italia, tanto da aver colpito almeno una volta gran parte della popolazione adulta nel nostro paese, rivelandosi tra le cause principali che spingono i lavoratori ad assentarsi dal posto di lavoro. Si tratta di un problema piuttosto comune, ma che attraverso i giusti consigli più essere evitato, riducendo al minimo il rischio di affrontare questa patologia che può anche ripercuotersi negativamente sulla vita delle persone.
E’ quanto evidenziano i dati diffusi dall’Isico, Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale, che attraverso le informazioni raccolte da rilevazioni internazionali e rapporti di Inail e Anmil, che rivelano come almeno una volta nella vita l’84% ha sofferto di mal di schiena, un problema che nel nostro paese è più diffuso di quanto si pensi, considerando che è la causa del 50% delle assenze dal lavoro e del 60% dei casi di invalidità permanente.
La forma più diffusa, che colpisce il 25% dei lavoratori, è la lombalgia, una forma di mal di schiena che secondo quanto evidenziato dai dati Inail, ha subito un notevole incremento di denunce al medico del lavoro passando da 8000 richieste nel 2005 a oltre 16000 nel 2009. A quanto pare, evidenzia l’Isico, non sembra esistere una categoria di lavoratori a rischio zero e le cause del dolore possono essere diverse da persona a persona, ma esistono comunque alcuni fattori di rischio che contribuiscono a far sorgere il mal di schiena. Ad esempio i lavoratori costretti a trasportare pesi importanti, ma anche tutta la categoria di lavoratori costretti a mantenere un’unica posizione per molto tempo, come i dipendenti di ristoranti, alberghi e in generale negozi.
Anche l’immobilità è deleteria è contribuisce all’insorgere del mal di schiena. Per questo chi lavora in ufficio dovrebbe seguire una serie di consigli utili come scegliere un piano di lavoro con altezza e profondità adeguata, cambiare spesso posizione, usare un rialzo per i piedi e appoggiarsi sempre allo schienale della sedia. Altrettanto importante per combattere il mal di schiena, evitando la somministrazione di farmaci, può essere anche l’attività fisica e persino i massaggi e lo yoga.
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