Malattie reumatiche spesso scoperte troppo tardi. Ecco i sintomi e come riconoscerli

A soffrire di malattie reumatiche in Italia sono circa 1 persona su 3 superati i 65 anni. Le più comuni sono artrite reumatoide, artrosi e osteoporosi mentre altre, come ad esempio il lupus eritematoso, la sclerodermia o alcune patologie autoimmuni sono più rare. La cosa che hanno in comune è sicuramente il fatto di venire scoperte troppo tardi quando ormai è più difficile curare e mettono a rischio di invalidità. Si tende infatti a sottovalutare i primi sintomi che non vengono neanche ben identificati. Spesso infatti si tende a sottovalutare anche i forti dolori che portano alla difficoltà di movimento, rimandando un consulto in attesa che questo passi da solo.

Secondo quanto arriva direttamente dai congressi e dai consigli medici, non bisogna ignorare nessun tipo di dolore, come anche le tumefazioni e i segni di infiammazione a carico di mani e piedi se durano per più di tre settimane. Se poi si ha una particolare rigidità alle mani, al risveglio che perdura oltre un’ora, va subito comunicato al proprio medico curante. Va ricordato inoltre che il gonfiore è tra i segni più tipici, comune a molte malattie reumatiche.

Fin da giovani bisogna tenere sotto controllo ogni segnale, spesso confuso con altre patologie di minor intensità, come ad esempio una sciatica. C’è da dire che riconoscere una patologia reumatoide è spesso reso difficile proprio dal fatto che i sintomi sono comuni a tante malattie, ma è sempre meglio non sottovalutarli e parlarne con un medico che potrà indirizzare alla giusta visita di controllo per escludere o meno diverse patologie.

Anche il concetto stesso di reumatismo sta ad indicare 200 patologie differenti caratterizzate da infiammazione che va a coinvolgere muscoli, ossa, articolazioni e tendini.

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