Tutti conosciamo bene il detto “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi” e quest’anno sembra proprio che dovremo assolutamente rispettare i vecchi detti di buona creanza, anche se per Pasqua ho dei grossi dubbi che si verificherà altrettanto. Così arrivano i primi rumor su quanto accadrà tra un mese quando ci troveremo le case addobbate e un’aria natalizia sui generis. Il Natale Covid sembra quasi che inizierà prima del solito e abituale periodo natalizio, cadendo il 3 dicembre in concomitanza con la fine del DPCM ora in vigore. Ma cosa accadrà dopo questa data?
Di sicuro ne avremo un altro dove verranno circoscritte e ben analizzate le giornate festive e le modalità con cui affrontarle. Non si tratta di un “libera tutti” e sarà proprio buona cura della popolazione capire che una mossa sbagliata in questa fase potrebbe causare un punto a favore del Covid se non peggio.
Ma vediamo cosa potrà accadere se i dati attuali non andranno a peggiorare nei prossimi giorni: prima novità importante sotto le feste ci si potrà spostare tra regioni mentre rimane divieto assoluto di festeggiamenti in piazza.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte già avvisa: “dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili”. Non quindi a una chiusura totale che andrebbe a dare la botta finale a turismo e commercio, che nel periodo natalizio vedono ogni anno un incremento delle vendite pari al 30%.
Non è ancora ben chiara quale sarò la formula per affrontare tutto questo mantenendo la sicurezza e indici bassi di diffusione ma molto probabilmente ci sarà un DPCM che partirà dal 3 dicembre fino a sotto le feste e uno specifico per il periodo Natale-Capodanno.
Probabilmente i negozi vedranno ampliata la propria fascia oraria permettendo così un maggior numero di vendite per gli acquisti di natale evitando così assembramenti. I centri commerciali saranno nuovamente aperti anche nei weekend e nei giorni festivi con però ingressi contingentati così come anche nei negozi su strada e nelle piazze principali.
Pub e ristoranti torneranno aperti anche di sera e raccomandazioni – non divieti – per i cenoni in casa: meglio non essere più di sei a tavola e quindi ci si limerà a parenti stretti e conviventi. Più allarghiamo al cerchia di chi si frequenta e maggiore è il rischio di contagi… è scontato ma spesso ci fa comodo non pensarci, quindi maggiore attenzione.
Sarà consentito il ritorno nella regione natia anche se si viene da zone rosse o arancioni ma devono essere evitati gli esodi simili a quanto avvenuto a marzo scorso prima del lockdown. Questo ovviamente solo nel caso di miglioramenti dei dati attuali che al momento vietano gli spostamenti.
Il coprifuoco, che al momento è alle 22 in tutta Italia, potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte, ma per la sera del 24 e per quella dei 31 c’è anche l’ipotesi che possa arrivare fino all’una di notte.
Niente deroghe per Capodanno per feste private o ritrovi in piazza.
Adesso dobbiamo solo aspettare il 3 dicembre sperando che la maggior parte delle regioni sia tornata in zona gialla. Non possiamo commettere nuovamente l’errore estivo che stiamo ancora pagando caro.
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