L’ambiente che ci circonda è sempre pieno di suoni di qualsiasi genere e sono davvero poche le situazioni in cui una persona può evitare di esporsi a questo genere di rumori, che si tratti della confusione causata dal traffico urbano, di persone che conversano o della pioggia che cade, ma esistono anche una serie di suoni che possono causare non pochi fastidi generando effetti persino esagerati in quelle persone affette dalla “misofonia“.
Ma cos’è effettivamente la misofonia? Letteralmente significa “odio del suono” ed è considerata a tutti gli effetti una patologia neurologica che può riguardare alcune persone che reagiscono in maniera esagerata a determinate categorie di suoni, come ad esempio sentire una persona che mastica o che russa anche in maniera moderata. Ed è questa patologia, che ancora necessita di molti approfondimenti essendo stata messa in luce solo da pochi anni, che si trova al centro di uno studio condotto da un team di ricercatori della Newcastle University.
Esistono rumori come appunto la masticazione di una chewin-gum o ascoltare una persona che russa in maniera pesante che possono effettivamente infastidire chiunque, ma nel caso di persone affette da misofonia il problema non si traduce in un semplice infastidimento ma in una reale risposta del corpo umano che reagisce in maniera anomala. I ricercatori della Newcastle University hanno quindi condotto un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, che ha coinvolto 22 persone affette da misofonia e altre 20 persone sane. I partecipanti alla ricerca sono stati sottoposti ad un esperimento che ha fatto ascoltare tre tipi di suoni. Il primo, considerato neutro, è stato il rumore della pioggia che cade, seguito da un rumore fastidioso come un neonato che piange e il terzo, che infastidisce le persone affette da misofonia, come la masticazione o una persona che russa.
Il gruppo di persone sane ha risposto a questi suoni in maniera naturale, mentre in chi soffre di misofonia, i ricercatori hanno evidenziato una risposta cerebrale anomala, che di fatto ha scatenato una risposta di attacco e fuga, descritta come una risposta fisiologica che si verifica quando una persona viene esposta ad un pericolo e nel corpo aumenta il battico cardiaco e la sudorazione. Esporre i misofoni a questo genere di rumori apparentemente innocui, incrementa l’attività del cervello soprattutto nella zona della corteccia insulare anteriore, quella che determina le emozioni, che presenterebbe una maggiore quantità di connessioni rispetto al normale.
La misofonia è quindi un problema neurologico per il quale non esistono ancora delle cure specifiche, trattandosi di una patologia scoperta solo da pochi anni, ma i ricercatori della Newcastle University sperano che il loro studio spinga ad approfondire l’argomento per creare terapie in grado di affrontarlo.
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