Sulla Pillola del giorno dopo per la contraccezione d’emergenza, le donne ne sano poco e niente e anche per questo motivo rimane un diritto negato. Le donne maggiorenni possono acquistare la Pillola del giorno dopo senza prescrizione medica in farmacia, ma più del 30% del gentil sesso pensa che sia necessaria la ricetta e la metà ne è completamente all’oscuro. Solo il 16% è ben informato sulla questione. Discrepanze e poco accordo anche tra AIFA e farmacisti dopo la decisione dell’Agenzia del farmaco di rendere senza prescrizione un farmaco che a detta dei secondi potrebbe essere utilizzato con eccessiva facilità. Il 14% dei farmacisti dichiara addirittura di non essere proprio informato sulla non necessità della ricetta mentre il 46% non è assolutamente d’accordo con la scelta dell’Aifa.
Un’immagine questa, impressa da una ricerca nazionale condotta dall’Istituto di ricerca SWG di Trieste in collaborazione con Edizioni Health Communication su un campione rappresentativo di 400 donne tra i 18 e i 40 anni di età e un campione rappresentativo di 100 farmacisti italiani distribuiti su tutto il territorio nazionale, presentata oggi a Roma.
Niente da eccepire sull’utilità di questo farmaco, il problema risiede proprio sul darlo come fosse un medicinale da banco. Il 18% dei farmacisti non venderebbe mai una pillola per la Contraccezione d’emergenza senza ricetta, nonostante le normative imposte dall’Afa. I motivi? Sono svariati e vanno da credenze religiose per il 61% dei farmacisti cattolici, contrario all’uso degli anticoncezionali d’emergenza a motivi di salute, con il 53% che ha paura della sua pericolosità nonostante sia efficace (nonostante sia stato certificato essere sicura per la salute della donna ed efficace se assunta nelle 24 ore dal rapporto a rischio).
“Sulla Contraccezione d’emergenza continua a gravare uno stigma ormai anacronistico e privo di fondamento scientifico – secondo Emilio Arisi, presidente della Società Medicina Italiana per la Contraccezione (Smic) – infatti, se Ema e Aifa hanno abolito la ricetta per acquistare la nuova pillola del giorno dopo è proprio per la sua eccellente tollerabilità. È quindi sbagliato, com’è emerso dai dati dell’indagine, che sia le donne sia i farmacisti ritengano il farmaco pericoloso: le donne devono essere tranquillizzate e i farmacisti devono comprendere che non c’è alcun fondamento scientifico per opporsi alla vendita. Mi colpisce anche il dato relativo ai farmacisti, convinti che le donne utilizzino con troppa facilità la pillola del giorno dopo. In realtà i dati di utilizzo di questa categoria di farmaci si mantengono in Italia tra i più bassi d’Europa: solo il 2,5% circa delle donne in età fertile ha infatti fatto ricorso alla Contraccezione di emergenza. E ancora, mi meraviglia che solo 3 farmacisti su 10 sappiano che il nuovo farmaco è più efficace della vecchia pillola del giorno dopo“.
“La possibilità per le donne maggiorenni di poter acquistare la nuova e più efficace pillola del giorno dopo senza presentare la ricetta medica è stata un’importante conquista per il nostro Paese – ha dichiarato Francesca Merzagora, Presidente di Onda, l’Osservatorio che in occasione del suo decennale ha ricevuto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella una medaglia per i 10 anni di attenzione alla salute della donna – la Contraccezione di emergenza è infatti l’ultimo baluardo per evitare il rischio di dover ricorrere a una interruzione volontaria di gravidanza che, oltre ad essere un’esperienza estremamente dolorosa per la donna, è anche un fallimento delle politiche di prevenzione e pianificazione della salute sessuale e riproduttiva. Costatare quindi che solo poco più di una donna su dieci conosce i propri diritti, è sintomatico di quanto ci sia ancora da fare sul piano della comunicazione. È quindi fondamentale che i farmacisti informino le donne in maniera corretta essendoci anche una Direttiva dell’Aifa molto chiara da rispettare. Nessun comportamento contrario può essere giustificato“.
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