Produzione dell’olio anno 2021, diminuisce la quantità e aumenta il prezzo

Per il 2021 l’intenzione degli agricoltori era quella di incrementare la produzione di olio, così da riuscire a tornare a produrre al livello di quelli che sono diventati i maggiori concorrenti a livello Europeo dell’olio Made in Italy.

Purtroppo negli ultimi trent’anni c’è stata una diminuzione sostanziale di produzione e vendita d’olio a favore di Paesi commercialmente più economici, come Spagna e Grecia – in Europa – ma anche della Tunisia. Fattori che hanno influenzato questa riduzione nella produzione vanno ricercati in elementi riconducibili alla mancanza di ammodernamento delle tecniche di raccolta e produzione, ma anche al cambiamento climatico, e ad alcune malattie che hanno affossato la produzione italiana.

Quest’anno in particolare le piantagioni hanno subito una forte ondata di calore nel periodo estivo, che insieme alle poche  poche piogge, ha bloccato la crescita delle olive, troppo piccole anche se dalla qualità eccellente. L’anno 2020 è stato un anno eccezionale (dopo tanto tempo).

Il Covid (e la paura di una nuova chiusura) aveva indotto, inoltre a raccogliere le olive molto prima rispetto agli standard tradizionali. Quest’anno sembrava poter essere un’annata buona, invece probabilmente, per la ridotta produzione, i costi lieviteranno, andando a toccare i € 12/15 a litro (di olio biologico). Fortunatamente stanno nascendo nuovi uliveti in Italia (la fortuna è relativa, nel senso che si è spostata più a nord la produzione proprio per il cambiamento climatico). Nuovi produttori sono proprio Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige.

La Toscana riesce a contrastare l’andamento negativo con una produzione costante, così come le regioni Centrali, Lazio, Umbria e Abruzzo. La differenza la fanno quelle regioni tradizionalmente Importanti nella produzione, che purtroppo non hanno potuto confermare i risultati di un tempo. Il dominio dell’olio italiano che è restato fino agli anni novanta del XX secolo ha subito un forte colpo anche perché sono aumentati notevolmente i costi di produzione, tra vetro/Lattine/costi d’elettricità/gas, mano d’opera.

Insomma l’anno 2021 verrà ricordato per la qualità che contraddistinguerà la produzione, ma anche per la limitatezza della stessa. I costi lieviteranno. C’è bisogno di nuovi investimenti su macchinari, sistemi di raccolta e formazione…

La bontà del prodotto è nota in tutto il Mondo, tanto che le esportazioni sono in costante crescita. (soprattutto per i prodotti DOP – extravergine di oliva, riconosciuto e riconoscibile ovunque.).

 

 

 

 

 

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