E’ già da diversi anni a questa parte che gli smartwatch sono entrati a far parte delle nostre vite, creando un mercato in continua crescita che vede incrementare i suoi numeri anno dopo anno, e se inizialmente questi dispositivi potevano essere visti come qualcosa di poco utile, i progressi tecnologici e la maggiore attenzione da parte di grandi produttori ha cambiato questa percezione.
In questo settore, infatti, hanno deciso di investire colossi del calibro di Samsung ed Apple che, dopo un inizio incerto, con i suoi Apple Watch è riuscita a conquistare importanti fette di pubblico. La tecnologia alla base dei principali smartwatch, come detto, continua a fare enormi passi in avanti rendendo questi dispositivi indossabili sempre più utili per gli utenti. Ed è proprio uno studio pubblicato di recente che rivela come gli smartwatch, sono già in grado di mettersi al servizio dei consumatori riuscendo, addirittura, ad aiutare nella diagnosi di determinate patologie, come il diabete.
Bisogna partire da un dato molto importante. Attualmente sono oltre 400 milioni le persone nel mondo che soffrono di diabete, un numero destinato ad aumentare in maniera preoccupante entro i prossimi decenni, il che rende questa patologia una delle sfide più importanti per la salute pubblica globale. Molte, infatti, sono le persone che pur convivendo con la malattia, non hanno ancora ricevuto una diagnosi. Ed è in questo contesto che potrebbero rivelarsi utili i dispositivi indossabili che già adesso usiamo.
A dirlo è uno studio condotto dagli sviluppatori dell’app Cardiogram in collaborazione con l’Università della California, che hanno analizzato i dati di 14.000 persone attraverso dispositivi come Apple Watch e Android Wear. Questi dati sono stati analizzati attraverso un network neurale chiamato DeepHeart, che attraverso un algoritmo che sfrutta l’intelligenza artificiale, è in grado di rilevare i primi sintomi del diabete.
Ciò che rende importante questa tecnologia, è il fatto che la diagnosi avviene con un’accuratezza dell’85%. Questo, in sostanza, significa che in futuro gli smartwatch potrebbero aiutare a informare l’utente tempestivamente sulla possibilità di essere affetto da una patologia, consentendogli di sottoporsi ad un controllo e, quindi, sottoporsi alle cure adeguate.
Non è la prima volta, tuttavia, che DeepHeart dimostra di essere utile per la salute delle persone. Studi precedenti hanno dimostrato come questa tecnologia, attraverso la rilevazione del battito cardiaco con smartwatch, sia in grado di rilevare con grande accuratezza problemi come ipertensione, apnea notturna e fibrillazione atriale.
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