C’è chi mangia lentissimamente, chi si gusta il proprio piatto e chi invece si ingozza, ingurgitando rapidamente tutto quello che gli si porta davanti. La cosa non è nuova e fin da piccoli ci sentiamo dire di mangiare più lentamente. Il perché però non è mai stato molto chiaro, o almeno non lo era fino ad oggi. Secondo Takayuki Yamaji, ricercatore dell’università giapponese di Hiroshima, con uno studio presentato in California in occasione delle Scientific Sessions 2017 della Heart Association, mangiare veloce nuoce alla salute: nutrirsi troppo velocemente può portare al sovrappeso, pressione alta, glicemia alta a digiuno, colesterolo e trigliceridi in eccesso nel sangue.
Hanno partecipato all’indagine 642 uomini e 441 donne di età media 51 anni, tutti sani all’inizio dello studio. L’intero campione è stato suddiviso in tre gruppi, in base alle abitudini alimentari ossia se erano soliti mangiare rapidamente, con una velocità normale o lentamente.
[amazon_link asins=’8868362848′ template=’ProductCarousel’ store=’ragnatela-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2534e6fb-c92b-11e7-b1cb-d547882d1678′]
L’osservazione è durata cinque anni e alla fine si è visto come chi tendeva a trangugiare il cibo, ovvero a mangiare in fretta, è risultato più ingrassato, con girovita più largo e con glicemia alta rispetto a coloro che tendenzialmente mangiavano normalmente o addirittura piano.
Un altro rischio di chi mangia troppo velocemente è quello di sviluppare sindrome metabolica, cioè di presentare dopo i cinque anni di osservazione due o più fattori di rischio per il cuore: glicemia alta a digiuno, pressione alta, trigliceridi alti, obesità.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.