Fatta eccezione per chi è solito controllare con attenzione la propria alimentazione evitando cibi potenzialmente dannosi per la salute, alla maggior parte delle persone accade qualche volta di inserire nella propria alimentazione un cibo particolarmente gustoso che, nonostante il sapore, sappiamo essere poco salutare, e di certo in questa categoria rientrano le fritture, e nello specifico le patatine fritte, un piatto che generalmente si associa a qualcos’altro, che si tratti di carne o semplicemente insalata.
Da un recente studio pubblicato su una rivista statunitense, tuttavia, arriva una notizia tutt’altro che positiva per gli amanti delle patatine fritte. Sembra infatti che consumare una quantità eccessiva, ogni settimana, di patatine fritte, può contribuire ad aumentare il rischio di mortalità, o almeno è quanto emerge dai dati ottenuti attraverso una ricerca che ha coinvolto migliaia di persone, permettendo di ottenere informazioni preziose per la salute.
Lo studio è stato pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, e ha coinvolto ricercatori di università italiane, spagnole e inglesi, ed è stato effettuato coinvolgendo un totale di 4440 persone con età compresa tra 45 e 79 anni per un periodo di circa 8 anni. Nel corso di questo studio, ai soggetti coinvolti è stato chiesto di compilare un questionario per la frequenza alimentare, per capire quante patate fritte erano state mangiate. Al termine della ricerca, a quanto pare, 233 soggetti sono morti, e i ricercatori hanno trovato una correlazione tra l’eccessivo consumo di questo alimento e un aumento del rischio di mortalità.
Ovviamente i ricercatori sottolineano che non è stato trovato un legame di causa-effetto, e che ai risultati dello studio possono aver contribuito la quantità di patate fritte consumate e il cibo con cui sono state associate, considerando che si tratta di un alimento che fornisce sodio, calorie ma anche grasso, ma al contempo una nutrizione minima. Ad esempio mangiare patatine fritte associandole ad un’insalata con proteine magre ha un effetto diverso rispetto al consumo associato ad un cheesburger. E’ fondamentale, inoltre, considerare che in generale le patate sono un cibo salutare, ma l’importante è sempre il modo in cui queste vengono consumate. Fritte non fanno bene, ma diversa è la situazione quando si parla di patate bollite o cotte al forno.
C’è anche da considerare che le patatine fritte possono risultare dannose per la salute, soprattutto se troppo bruciate, a causa dell’acrilamide, una sostanza chimica che si crea in alcuni vegetali quando sono esposti a temperature elevate (come avviene durante la frittura) e che in elevata quantità può diventare cancerogeno per l’uomo, mettendo in serio pericolo la salute. Per un corretto consumo di patatine fritte, quindi, è necessario ridurre le quantità e la frequenza ma, soprattutto, fare attenzione alla preparazione.
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