Un cattivo stile di vita può creare problemi sessuali

Un corretto stile di vita è il modo migliore per mantenersi in buona salute. Questa frase viene ripetuta talmente spesso, da essere bollata come un cliché e, dunque, rimanere inascoltata. Su questo tipo di correlazione esistono, però aspetti che non tutti conoscono e vanno a colpire direttamente la sfera sessuale maschile. Vediamo di analizzarli.

Nell’ultimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia, si è voluto ribadire la correlazione tra lo stile di vita e i problemi sessuali. Gli uomini che si danno a eccessi sono più soggetti a malattie come la DE (Disfunzione Erettile), la malattia di La Peyronie, le dimensioni del pene e l’ipogonadismo. I fattori di rischio riconosciuti sono abuso di alcol, sedentarietà, cattiva alimentazione, stress e fumo. Ad oggi un fumatore su 3 ha una ridotta qualità spermatica, il 60% degli obesi presenta basse qualità di testosterone ed un diabetico su due ha problemi sessuali.

A chi si domandasse come sia possibile che un cattivo stile di vita possa interferire nella sfera sessuale, è opportuno ricordare che, le funzionalità del pene sono strettamente connesso alle attività cardiovascolari e circolatorie. Ogni cosa che danneggia questi ultimi, finisce per ripercuotersi anche sull’apparato riproduttivo maschile. Per questi motivi, ad esempio, un alto livello di colesterolo, capace di causare una pressione arteriosa alta che danneggia i vasi sanguigni, finisce per creare problemi anche alla capacità erettile.

La malattia di La Peyronie, un male poco conosciuto

Tra i problemi che un cattivo tenore di vita può causare all’attività sessuale, vi è la malattia di La Peyronie, nota anche come induratio penis plastica. Si tratta di una patologia immunitaria in forte aumento, che colpisce circa un milione di persone in Italia. È caratterizzata da una curvatura del pene con conseguente accorciamento, dolore, problemi durante l’erezione e un peggioramento della qualità di vita.

Una ricerca statunitense sulla malattia condotta su un milione e mezzo di uomini e presentata al recente meeting dell’American Society of Reproductive Medicine, ha dimostrato anche una pericolosa relazione tra questa patologia e il cancro. Secondo lo studio, chi soffre di induratio penis plastica avrebbe il 40% di possibilità in più di avere un tumore al testicolo o allo stomaco e il 29% in più di sviluppare un melanoma. La correlazione tra patologie così diverse potrebbe essere dovuta all’esistenza di geni che favorirebbero sia l’anomalia genitale che alcuni tipi cancro.

La malattia di La Peyronie si può curare in diversi modi

Il più comune rimedio prevede l’uso delle onde d’urto (come per la cura dei calcoli). Se queste dovessero rivelarsi inefficaci, allora si punterebbe sulla collagenasi di Clostridium histolyticum. Si tratta di un enzima che permette di ‘sciogliere’ la placca di collagene iniettata intraplacca. L’ultima ratio è la chirurgia ricostruttiva, che, però, si usa sempre meno proprio per i buoni risultati dati dalla cura con il collagene. Introdotta ad inizio 2017, nei primi 10 mesi dalla sua commercializzazione, sono stati trattati oltre 120 pazienti in tutta Italia con miglioramenti significativi a livello di curvatura del pene.

Per evitare questo tipo di problemi, comunque, si consiglia una dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura e di evitare cibi grassi o cotti in maniera troppo elaborata. Il tutto, coadiuvato da una sana attività fisica.

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