I dati annuali che si riferiscono alla diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili evidenziano costantemente come il numero di persone, soprattutto giovani, che devono fare i conti con malattie sessuali non accenna a diminuire nonostante l’incredibile diffusione di campagne di sensibilizzazione organizzate in ogni parte del mondo che hanno come obiettivo quello di promuovere l’uso del profilattico durante il rapporto per evitare non solo le conseguenze di malattie veneree ma anche patologie ben più gravi.
Di campagne di sensibilizzazione, come già detto, per promuovere il sesso sicuro ne vengono organizzate già tante, ma non ha mancato di scatenare discussioni e polemiche l’idea di un’università inglese, che di recente ha offerto a coppie di studenti un compenso di £400 per farsi riprendere in video mentre fanno sesso sicuro.
L’idea di realizzare un video che coinvolga veri studenti rientra nel progetto Chance2Change, realizzato anche con fondi governativi, che ha l’obiettivo di promuovere l’uso del preservativo durante i rapporti sessuali per affrontare in maniera adeguata l’enorme diffusione di malattie sessualmente trasmissibili tra i più giovani che, oltre a causare disagi legati alla salute, costano ogni anno nel Regno Unito milioni di sterline per il trattamento di queste patologie.
Il progetto, organizzato dall’Università di Coventry, prevede di trovare almeno tre coppie di giovani con un’età compresa tra i 18 e 25 anni, disposte a farsi riprendere in video mentre fanno sesso sicuro, ricevendo in cambio un compenso di £400. La dottoressa Katie Newby, a capo del progetto, ha motivato il progetto spiegando che l’intento ultimo è quello di realizzare un filmato educativo che mostri ai giovani come l’uso del preservativo durante un rapporto non riduce il piacere nè rovina l’atmosfera. In questo modo ci si aspetta che si possa invogliare all’uso del profilattico riducendo così l’incidenza di malattie sessualmente trasmissibili registrata ogni anno soprattutto tra i giovani.
L’idea dell’università inglese, tuttavia, non ha mancato di scatenare polemiche e discussioni in tutto il paese, soprattutto da parte di chi ritiene ingiusto offrire soldi a giovani studenti per riprenderli mentre fanno sesso. Chris McGovern, Presidente di Campaign For Real Education, ha criticato il progetto sottolineando come la rete sia piena di video simili che potrebbero essere utilizzati per promuovere lo stesso messaggio, senza bisogno di pagare giovani coppie mentre fanno sesso. Allo stesso modo, Margareth Morrissey, del gruppo Parents Outloud, ha espresso preoccupazione in merito alla possibilità che, considerata la natura stessa di internet, un video del genere che coinvolge giovani studenti potrebbe compromettere il futuro professionale dei protagonisti, creando un danno incalcolabile.
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