La capillare diffusione di internet a livello globale ha contribuito ad offrire alle persone un modo più semplice e immediato per accedere a qualsiasi tipo di informazione affidandosi al proprio PC o dispositivo mobile, ma allo stesso tempo è necessario guardare anche l’altra faccia della medaglia, sottolineando che un mezzo come internet, se sfruttato in maniera inadeguata, può essere anche molto pericoloso e contribuire in maniera pericolosa alla diffusione di informazioni false spesso frutto dell’ignoranza o più semplicemente della paura.
Un esempio di quanto appena detto riguarda la questione dei vaccini, costantemente al centro di dibattiti e polemiche soprattutto negli ultimi anni sull’eventualità che le sostanze contenute possano avere effetti tutt’altro che positivi sui bambini contribuendo all’insorgere di diverse patologie, spingendo addirittura alcuni medici a sconsigliare l’uso dei vaccini ai propri pazienti. Ed è proprio sulla questione che, finalmente, la Federazione degli Ordini dei Medici ha deciso di prendere una posizione netta con un documento ufficiale nel quale si legge che i medici che sconsigliano l’uso di vaccini rischiano sanzioni, che possono arrivare alla radiazione dall’Albo.
Mai come in questi anni si rende necessario un intervento sulla questione, considerando che la paura e la disinformazione spinge un numero sempre maggiore di genitori a non vaccinare i propri figli, una decisione che ha portato la diffusione dei vaccini al dato più basso degli ultimi 10 anni, situazione che ha visto ricomparire malattie come la pertosse e il morbillo che si pensavano ormai sconfitte.
Nel documento sui vaccini presentato dalla Federazione degli Ordini dei Medici, viene spiegato che i medici che sconsigliano l’uso di vaccini ai pazienti violano il codice deontologico e per questo possono andare incontro a pesanti sanzioni, fino alla radiazione dall’Albo. Provvedimenti del genere sarebbero già in corso, in quanto è necessario ricordare che i vaccini sono lo strumento più efficace reso disponibile nella storia della medicina, permettendo di sconfiggere malattie infettive pericolose e invalidanti.
Per aiutare a diffondere una informazione adeguata, sarebbe quindi necessario intraprendere una serie di azioni che possano spingere i genitori a vaccinare i propri figli, come ad esempio intensificare la campagna di sensibilizzazione sull’importanza dei vaccini (eliminando così i pericoli della disinformazione), obbligare i medici a collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica e arrivando anche ad impedire ai genitori l’iscrizione dei figli agli asili nido in assenza del completamento del programma vaccinale, provvedimento fino ad ora adottato solo dalla regione Emilia-Romagna.
La questione, tuttavia, è ancora più complicata anche a causa delle molteplici sentenze anti-vaccini emesse negli ultimi anni da alcuni tribunali, e al riguardo il documento della Federazione dell’Ordine dei Medici auspica che anche i magistrati, nelle sentenze, tengano conto dell’evidenza scientifica contribuendo a ridurre il “disallineamento tra scienza e diritto”.
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