Negli ultimi anni si sono moltiplicate le personalità che hanno cercato di rompere gli schemi. Due di queste sono Harry Styles ed Achille Lauro. Entrambi hanno indossato indumenti definiti come femminili nel corso delle loro apparizioni in pubblico, proprio per distruggere gli stereotipi di genere e promuovere individualità e tolleranza.
Harry Styles, ex cantante e front-man degli One Direction, ora solista nel singolo “Adore You” e “Sign of the Times“, 26 anni, ha posato per il numero 8 di Beauty Papers. Magazine semestrale sulla cultura della bellezza, Il titolo del numero è “Revolution”, rivoluzione. La comparsa di Harry sulla copertina ha bloccato il sito per il numero di ordini troppo elevato.
Harry Styles appare truccato, indossando solo calze a rete e mocassini Gucci. In altre foto e video che sono stati pubblicati in anteprima lo vediamo con un vestito rosa di tulle, e poi di nuovo in completo elegante da uomo mentre parla di sé. I fan sono andati in visibilio. È proprio uno degli uomini più adorati e desiderati dalle ragazze che ci dimostra che bellezza è un concetto da rivisitare e che la società non deve costringere nessuno ad omologarsi.
Già in precedenza Harry aveva messo in discussione l’esclusività della femminilità per il sesso femminile e l’aveva resa propria. Anche l’anno scorso, al Met Gala 2019, evento irriverente a cui partecipano tutti i personaggi più famosi del momento, aveva osato in questo senso. Il tema della serata era “camp”, e incoraggiava il cattivo gusto, l’eccesso, come veicolo del buon gusto e di una nuova espressione artistica. Harry si era presentato con una camicia semitrasparente di pizzo e tulle nero, orecchini pendenti di perla e un accenno di baffi.
Sui social, il giornale Beauty Papers afferma di voler trasmettere un’attitudine diversa con cui trattare l’altro. Lo slogan che propongono è “trattare gli altri con gentilezza”. L’intento proprio quello di liberarsi degli schemi, di trasmettere un messaggio di libertà estrema.
Il concetto che accomuna Harry e Achille Lauro, è quello di illimitatezza. Il singolo non dovrebbe essere costretto da catene che la società gli impone, sprigionando la sua creatività ed esternando la sua persona come più preferisce. Così a Sanremo 2020 Achille aveva condannato la mascolinità tossica e gli “schemi omologanti”.
Achille arriva a richiamare San Francesco, si spoglia dei suoi abiti per predicare tolleranza. Harry parla di altruismo, di gentilezza. Si rivendica libertà per coloro che non si sentono di appartenere a nessuno dei due insiemi di significati, a nessuno dei generi, a nessun orientamento, ma hanno uno spettro unico di caratteristiche non riconducibili ad una lista precompilata. Le definizioni possono stare strette, e il coraggio di uscirne deve essere accompagnato da accoglienza dall’eterno.
Achille Lauro ha scritto in una lettera “la mia confusione di generi è il mio modo di dissentire e ribadire il mio anarchismo, di rifiutare le convenzioni, da cui poi si genera discriminazione e violenza.” E ancora, ha dichiarato “Oltre la divisione binaria. Metto solo un filo di rossetto”.
La problematica trattata quindi proprio la mancanza di libertà nell’espressione personale. La risposta, un’esplosione di diversità, di fantasia e di unicità. Trasformare il genere stesso in una performance, o renderlo parte integrante di essa. Come prima di loro David Bowie e prima di lui molti altri, osare, sfidare e divertirsi, spingere tutti ad andare “oltre”. Oltre il confinamento di attributi ad una o l’altra estremità, verso un approccio più fluido che non conosce linee di demarcazione precise o poli che si oppongono e si scontrano.
La rivoluzione di cui parla Beauty Papers è la libertà da una parte, e la gentilezza dall’altra, chiunque tu sia, chiunque tu ti senta di essere.
Il sito del giornale https://beautypapers.com/product/issue-8-summer-2020-3/
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