Pierluigi Collina è uno dei personaggi dello sport che ha avuto in campo internazionale i massimi riconoscimenti. Una vera celebrità per un Arbitro di calcio a livello Mondiale. Ha diretto le competizioni nelle massime categorie, dalle serie minori, alla serie A, a livello internazionale in Champions League, Giochi Olimpici, e nei Campionati del Mondo del 2002 (tra cui proprio la finale). Rispettato e temuto da giocatori, allenatori e dirigenti, ha avuto il merito di rispettare e far rispettare le regole in campo con autorità e dedizione, ma anche con grande umanità.
E’ stato votato quale miglior arbitro del Mondo dall’IFFHS, International Football Federation of History and Statistics nel 1998, 1999, 2000, 2001, 2002 e 2003. È stato anche nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, uno dei con il massimo dei voti, in Italia nel 2003 e Dottorato “honoris causa” in Scienze dall’Università di Hull nel 2004. Dopo il suo ritiro nel 2005, Pierluigi ha continuato a lavorare in Italia come capo degli arbitri di Serie A italiana. Nel 2010 è stato nominato Chief Refereeing Officer UEFA.
Nato a Bologna il 13 febbraio 1960, dopo la maturità scientifica e una Laurea in Economia e Commercio (con il massimo dei voti) ha svolto il lavoro di consulente finanziario dal 1991, sposato e con due figlie. Appassionato di basket della squadra del Bologna, il suo esordio nell’ambito sportivo è però proprio nel mondo del calcio. Dapprima ciò avviene come semplice passatempo, come per tutti i ragazzi della parrocchia, poi come giocatore nella squadra dilettantistica della “Pallavicini”. La sua passione e dedizione non sempre erano stati sufficienti al ruolo di titolare. Un infortunio invece lo avevano avvicinato ad arbitrare le partite. Da qui, la passione. Un corso per arbitri nel 1977 a Bologna lo fece approcciare ad un altro tipo di vedere il calcio, regolarlo, controllarlo e far si che le gare si svolgessero nel pieno rispetto delle persone e delle regole.
In tre anni Collina raggiunge il massimo livello regionale, il campionato di Promozione, dove resta per tre stagioni durante le quali svolge anche il servizio militare. Nella stagione 1983-84 l’esordio a livello nazionale, prima nelle serie minori e nel 1988-89, alla Serie C. Nella stagione 1991-92 l’arbitraggio nella serie B per un totale di sei partite, e poi il debutto in Serie A, totalizzandone ben 8 al primo anno, un vero record.
Il 1995 è l’anno in cui viene promosso quale arbitro internazionale. E qui ha partecipato a tante manifestazioni: dai Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996, e proprio la finale fra Nigeria e Argentina, Champions League 1999 a Barcellona (dirigendo sempre la finale), alla Coppa del Mondo 1998 in Francia ai Campionati Europei Euro 2000 e come già detto la finale del 2002, tra Brasile e Germania (2-0). Alla fine della stagione 2006, si conclude la sua esperienza nell’ambito arbitrale. A 46 anni (con una modifica del regolamento da parte della FIGC per farlo continuare un anno ancora).
Riconoscimenti:
La Associazione Italiana Arbitri gli ha riconosciuto il Premio Bernardi quale miglior debuttante in Serie A nella stagione 1991/92; il Premio Dattilo quale miglior arbitro internazionale nella stagione 1996/97; il Premio Mauro quale miglior arbitro della Serie A nella stagione 1998/99.
La Associazione Italiana Calciatori, nell’ambito della manifestazione “Gli oscar del calcio”, chiede ai giocatori di votare il miglior arbitro e per tre volte su quattro edizioni, nel 1997, 1998 e 2000. Nel 2001 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
Nel mese di luglio 2007 è stato nominato dal comitato nazionale dell’Aia, nuovo designatore dei direttori di gara di serie A e B.
Attualmente Pierluigi è il Presidente del Comitato Arbitrale della FIFA.
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