L’ultima giornata di Serie bisognerebbe cerchiarla di rosso sul calendario: ha segnato un punto di svolta, nel bene e nel male, per molte delle squadre dell’attuale Serie A. Un “dies signanda lapillo”, per citare i latini, in certi casi “aureo” e in altri casi un po’ meno. La classifica è cambiata in maniera sostanziale, causa big match di San Siro: la Juve ha riconquistato il primo posto dopo ben 7 giornate, mentre l’Inter deve ripartire dai suoi big. E intanto il Napoli, la Lazio e la Roma iniziano a faticare un po’, con l’Atalanta che – non paga del miracolo dello scorso anno – ha scelto di approfittarne senza pietà alcuna. Vediamo dunque di capire come arrivano alla sosta le big della serie A.
Dalla sosta al ritorno in campo
Sabato 12 ottobre l’Italia affronterà la Grecia, match-ball fondamentale per la qualificazione ai prossimi Europei. Il campionato riprenderà sabato 19, subito con un match di cartello, Lazio-Atalanta. La sosta per le nazionali consentirà agli allenatori di Serie A di fare il punto della situazione, recuperare gli infortunati e ripensare tattiche e strategie. Ma quali sono gli umori delle squadre coinvolte nella lotta scudetto? La Juve ovviamente si presenterà in campo con l’entusiasmo a mille, dimostrato anche sui social, dopo la riconquista del primo posto ai danni dell’Inter. I bianconeri si confermano la squadra da battere: sono i favoriti per il titolo, confortati anche dalle quote della vincente del campionato di serie A dei principali bookmaker, come ad esempio William Hill. L’Inter, dal canto suo, si trova in una fase delicata: deve raccogliere i cocci, ma senza eccedere nell’umore nero, visto quanto di buono è stato seminato in questo avvio di campionato. La lotta per il titolo è appena iniziata. Inizia a vacillare un’altra candidata autorevole allo Scudetto, ovvero il Napoli: il pareggio a reti bianche col Torino ha spinto gli azzurri a 6 lunghezze di distanza dalla vetta. Punti persi per strada che, alla lunga, rischiano di pesare.
Come stanno le squadre in corsa per il 4 posto?
E le altre, come stanno? C’è chi esulta, come l’Atalanta, e chi si lecca le ferite, come il Milan. Sulle rive del Tevere Roma e Lazio sono state fermate sul pari da squadre sulla carta inferiori. Ma andiamo con ordine, partendo da quella che oramai non è più nemmeno una sorpresa: l’Atalanta, con la vittoria contro il Lecce, è riuscita ad aumentare il distacco dal Napoli. Le due romane, invece, faticano a trovare quella preziosa continuità di cui avrebbero bisogno: l’obiettivo 4 posto è vicinissimo, data la distanza minima dal Napoli, ma le sensazioni a livello di rendimento e di prestazioni dei singoli non sono certo ottimali. Fra errori, rabbia per alcuni presunti torti arbitrali e infortuni, ci si augura una maggiore clemenza da parte della dea (senza tirare in mezzo l’Atalanta) bendata. E il Milan? È stata una settimana davvero complicata, in special modo per Giampaolo, sostituito da Pioli ed uscito con un record pesantemente negativo: è l’allenatore che ha resistito meno sulla panchina dei rossoneri, in tutta la storia rossonera. Da non sottovalutare il rendimento sorprendente della Fiorentina, che sentire il fiato sul collo delle romane, trascinata dall’eterno talento di Ribery.
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