Breve disamina dell’8a giornata di Serie A.
Al termine dell’8a giornata di Serie A, il Milan guida la classifica a questo punto della stagione per la prima volta dal lontano 2003, quando Jon Dahl Tomasson e Marco Di Vaio bucavano Buffon e Dida, facendo concludere 1-1 il primo scontro tra Milan e Juventus, che guidavano a pari punti la classifica, dopo la finale Champions, conquistata dai rossoneri.
Dopo alcuni anni difficili, il Milan si riaffaccia dunque tra le grandi del calcio italiano e lo fa portando sul terreno di gioco entusiasmo, energia e bel gioco. La sfida con il Napoli chiamava la compagine meneghina a dimostrare la non casualità del proprio primato in classifica e si può dire che la risposta a detta chiamata sia arrivata puntuale. Uno straordinario Zlatan Ibrahimovic troneggia infatti su un Napoli che soffre l’assenza del proprio pilastro offensivo Osimhen.
Il primo gol del Milan, per la quarta volta questa stagione, arriva entro i primi venti minuti di gioco: pennellata dalla sinistra di Theo Hernandez e colpo di testa imperioso di Ibrahimovic, quasi dal limite dell’area, che si insacca nell’angolino destro a due dita dal palo. Trama simile per il secondo gol: transizione offensiva del Milan, Calhanoglu in verticale tra le linee fa correre Rebic che finta di rientrare, va verso il fondo e crossa una palla docile in mezzo che scavalca Meret, e all’altezza del secondo palo viene infilata ancora da Ibrahimovic, di ginocchio.
Il Napoli risponde pochi minuti dopo con un’imbucata che trova Mario Rui in area piccola, palla veloce e rasoterra nel mezzo, batti e ribatti e palla vagante su cui si getta Mertens che accorcia lo svantaggio. Il Napoli prepara l’assedio, ma l’ex Bakayoko trancia in ripartenza Theo Hernandez e riceve il secondo giallo, lasciando la squadra in 10. I ritmi si allentano e a pochi minuti dalla fine il baby-norvegese Hauge, a tu per tu con Meret, incrocia sul secondo palo e chiude la partita sul 3-1.
Al termine dell’ultimo match di quest’ottava giornata, la classifica legge ai primi tre posti gli insospettabili Milan, Sassuolo e Roma. Anche le altre due partecipi al podio conquistano i 3 punti, rispettivamente con Verona e Parma. Il Sassuolo ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo, riuscendo, orfani di bomber Caputo, a sconfiggere 0-2 la miglior difesa del campionato, martoriata dagli infortuni e dalla sfortuna, visti i 4 legni colpiti nel match dagli scaligeri. In gol Boga, con un meraviglioso destro a giro sul secondo palo e Berardi, che dopo una percussione centrale spara una bomba sotto alla traversa e raddoppia.
La squadra capitolina, a sua volta orfana del proprio attaccante di punta Dzeko, colpito da coronavirus, vince e convince: 3-0 contro un Parma in visibile affanno. Si iscrivono a tabellino Borja Mayoral, che sigilla la sua prima rete nel campionato italiano e Henrikh Mkhitaryan, che con una doppietta porta a 5 il suo bottino nelle ultime due gare e che dà sempre di più l’impressione di poter fare quello che gli pare nel nostro campionato, si veda la botta al volo sotto l’incrocio dei pali dai 25 metri che segna il primo dei suoi due gol.
Per il resto, la Juventus domina contro il Cagliari, vincendo 2-0 con doppietta di Ronaldo e giocando forse la miglior partita di questa stagione. Non lo stesso può dirsi dell’Inter, che recupera negli ultimi trenta minuti di gara un doppio svantaggio con il Torino e ribalta la partita, che si conclude 4-2. Protagonista totale del match è Romelu Lukaku, autore di una doppietta e dell’assist per il quarto gol, segnato da Lautaro.
Termina a reti bianche il match tra la neopromossa Spezia e l’Atalanta, con la prima che continua a confermare di meritare pienamente la massima categoria e la seconda che continua il proprio momento poco brillante, mentre sotto un diluvio incessante, allo Scida, la Lazio si impone sul Crotone, che rimane fermo a due punti, per 0-2. Gioie anche per la terza neopromossa, che espugna il Franchi per 0-1, facendo cominciare l’avventura di Prandelli alla Fiorentina con una sconfitta.
La Samp si fa rimontare in casa e viene sconfitta 1-2 dal Bologna di Mihajlovic, che, dopo un inizio di stagione complicato, incomincia ad ingranare. La disamina si chiude con il match delle 18.00 di ieri, tra Genoa e Udinese. La posta in palio è l’uscita dalla zona retrocessione e a conquistarsela è la compagine friulana guidata da un illuminante De Paul, vero e unico faro di questa squadra. A rendere la sconfitta ancor più amara per il Genoa l’intervento del Var che annulla per fuorigioco il gol del pareggio segnato da Scamacca in pieno recupero.
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