Dopo la diffusione della notizia del maxiscambio che ha portato James Harden a Brooklyn, al fianco di Kevin Durant e Kyrie Irving, “the NBA is ridiculous in terms of how rapidly the landscape changes competely” sono le parole di Stephen Curry. Il significato letterale è: “incredibile la rapidità con cui il panorama in NBA cambia completamente”.
Difficile dar torto a Steph, che negli ultimi anni ha visto le composizioni dei suoi avversari mutare radicalmente, a partire proprio da Durant, ora compagno di Harden, arrivato a Brooklyn assieme a Irving la scorsa estate senza mai però effettivamente entrare in campo, ma giusto due anni fa campione al suo fianco. Kyrie, dopo una vita da Robin, decide di diventare Batman e prova a farlo a Boston, per poi pentirsene e forzare la società a scambiarlo a Brooklyn, dove, data la convivenza con Durant, si troverà di nuovo a ricoprire il ruolo di secondo violino, che ora potrebbe anche divenire un terzo violino, data la caratura del nuovo arrivato.
La volontà di Harden di andarsene da Houston era già emersa durante l’offseason, nella quale aveva specificamente richiesto di essere scambiato, ma le offerte erano apparse poche e poco allettanti per la dirigenza dei Rockets, anche, naturalmente, per la difficoltà di sostituire un pezzo da novanta come Harden. L’anno di basket era tuttavia ricominciato e la vicenda si era considerata archiviata, prima che le dichiarazioni al vetriolo del numero 13 riguardo alla disillusione per il futuro della squadra non costringessero, di fatto, la società di Houston ad uno scambio non voluto.
Ecco che allora viene coinvolta Brooklyn, che fa all-in per assicurarsi la terza stella del roster, nella speranza di costruire un big three in grado di contrastare la supremazia gialloviola a firma LeBron-Davis. Houston mette sulla tavola Harden, Brooklyn risponde con un pacchetto comprensivo di Taurean Prince, Jarrett Allen, Caris LeVert, Rodions Kurucs, 3 scelte al primo round e 4 scambi di scelte. Ovviamente, per Houston non c’è lo spazio salariale, né l’interesse di accogliere questo numero di giocatori ed ecco allora che entrano in gioco le altre squadre.
Indiana cede una delle proprie stelle, Victor Oladipo, in scadenza di contratto e desideroso di aria nuova, in cambio di Caris LeVert, il più succoso degli asset ceduti da Brooklyn e giocatore migliorato molto negli ultimi anni, dotato di atleticismo sbalorditivo e grande intelligenza cestistica. Simile a Oladipo come tipologia di giocatore, ma più versatile per il suo fisico longilineo, appare una scelta perfetta per Indiana, mentre Houston, che cerca probabilmente un giocatore più navigato e pronto a rappresentare il volto della franchigia, lo trova nella maggiore esperienza di Oladipo, sebbene anche quest’ultimo sia ancora giovane. Assieme a LeVert, Indiana ottiene da Houston anche una scelta al secondo round.
La squadra che forse realizza il colpo migliore del complesso è Cleveland. Per far quadrare tutti i conti, a livello di spazio salariale, serve un’altra franchigia, che prenda alcuni dei giocatori che divengono, a questo punto, di troppo per tutti. Ed ecco che risponde all’appello Cleveland, che non solo porta a casa Jarrett Allen e Taurean Prince praticamente a titolo gratuito per il disturbo, mettendo sul piatto meramente una scelta al primo round di proprietà Milwaukee, ma che decide che se la trade dev’essere fatta, allora qualcuno si deve prendere carico del contratto, palesemente troppo oneroso, di Dante Exum. Chi se lo piglia? La squadra più disperata a concludere la trade tra quelle menzionate, Houston.
Dunque, ricapitolando: Brooklyn unisce tre tra i top 15 giocatori offensivi della lega, e comunque due tra i top 5, garantendosi, sulla carta, un accesso immediato ad una chance concreta di titolo, seppur cedendo tutto il proprio futuro. Houston si leva l’elefante nella stanza, portando a casa un giocatore di buon livello e un ampissimo numero di scelte, anche se forse l’arrivo di Exum è un peso. Indiana, invece, perde un ospite divenuto indesiderato e inserisce uno dei giocatori dalla crescita più costante della lega. Cleveland si assicura il centro giovane più interessante in assoluto e un buon giocatore praticamente gratis.
Ecco allora il quadro completo:
Brooklyn riceve: James Harden
Houston riceve: Victor Oladipo, Dante Exum, Rodions Kurucs, 3 scelte al primo round (2022, 2024 e 2026) da Brooklyn, una ulteriore da Milwaukee (arrivata da Cleveland) e 4 scambi di scelte (2021, 2023, 2025 e 2027)
Indiana riceve: Caris LeVert e una seconda scelta (2023) da Houston
Cleveland riceve: Jarrett Allen e Taurean Prince
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