La Francia è campione del Mondo: analisi della rosa ruolo per ruolo

Ieri la Francia si è aggiudicata il suo secondo Mondiale, a vent’anni esatti dal primo trionfo a casa propria, sconfiggendo una mai doma Croazia, rivelazione di questa edizione della Coppa del Mondo, per 4-2. Il tecnico dei Bleus, Didier Deschamps, diventa così il terzo uomo nella storia del calcio a vincere un Mondiale sia da giocatore che da allenatore. Analizziamo nel dettaglio la rosa dei neo-campioni del mondo ruolo per ruolo: alcune esclusioni dai 23 convocati sono state clamorose, ma nonostante questo i galletti sono comunque riusciti a vincere il più ambìto torneo del mondo calcistico.

 

Iniziamo dalla difesa. Portiere titolare e ormai capitano della Nazionale francese è Hugo Lloris, che difende i pali del Tottenham. La sua inutile papera sul gol di Mandzukic nella finale di ieri non cancella quello che per lui è stato un grande Mondiale: ha avuto poche difficoltà difensive ma quando chiamato in causa si è fatto sempre trovare pronto. Alle sue spalle ci sono Alphonse Areola, in partenza dal Paris Saint-Germain dopo l’arrivo sotto la Torre Eiffel di un mostro sacro come Gigi Buffon, e richiestissimo dalla Roma in caso di cessione di Alisson, e il capitano del Marsiglia Steve Mandanda nel ruolo di terzo portiere. La coppia titolare di difensori centrali è composta da due elementi che sono ormai dei perni per le loro squadre di club, ossia Raphael Varane (Real Madrid) e Samuel Umtiti (Barcellona). Umtiti è anche l’autore del gol vittoria in semifinale contro il Belgio che ha portato i Bleus in finale. Hanno entrambi rispettivamente 25 e 24 anni: la Francia si è assicurata una muraglia per almeno altri cinque anni. Dietro di loro nelle gerarchie abbiamo l’ex milanista Adil Rami, che si è rilanciato alla grande al Marsiglia sotto la guida di quel Rudi Garcia che lo ha lanciato a Lilla, e il 22enne del PSG Kimpembé, diventato quest’anno un titolarissimo dei pluricampioni di Francia. Centrale difensivo di ruolo è anche una delle sorprese di questo mondiale, ossia Benjamin Pavard, ma Deschamps lo ha impiegato come terzino destro preferendolo a Djibril Sidibé (Monaco): il difensore dello Stoccarda ha disputato un grande Mondiale con il gol da cineteca segnato contro l’Argentina che lo ha trasformato in obiettivo di mercato di diverse big europee, Bayern Monaco su tutte. Sulla fascia sinistra troviamo invece Mendy, reduce da un’annata sfortunata a causa di un grave infortunio che ha rovinato la sua prima stagione al Manchester City ma che nonostante tutto ha festeggiato ben 3 trofei Mondiale compreso, e Lucas Hernandez (che si è preso il posto da titolare sulla fascia sinistra) dell’Atletico Madrid con cui ha vinto l’ultima edizione dell’Europa League.

Titolari del centrocampo transalpino sono due dei migliori centrocampisti della Premier League, la massima serie inglese: Paul Pogba (Manchester United, e si parla di un suo possibile ritorno alla Juventus) e Ngolo Kanté (Chelsea). Il primo è l’autore del gol che ha chiuso definitivamente il match, il secondo ha disputato una Coppa del Mondo da assoluto protagonista dimostrando di essere uno dei migliori rubapalloni al mondo: ai tempi del Leicester veniva considerato da molti il nuovo Makelele e mai come stavolta i paragoni sono azzeccati. Nel ruolo la squadra di Deschamps ha però anche delle ottime riserve come lo juventino Matuidi (unico Campione del Mondo 2018 a militare in un club della nostra Serie A), N’Zonzi del Siviglia e Corentin Tolisso, ormai titolare fisso del Bayern Monaco dove nell’ultima stagione ha segnato 6 gol in 28 partite.

 

Il ruolo migliore della squadra è però l’attacco (e mancava quello che è considerato il giocatore chiave per eccellenza della Nazionale francese, ossia Benzema…). Ci sono innanzitutto i due principali artefici di questo trionfo Mondiale. Uno è Kylian Mbappé, solo 19 anni ma già tanta classe: molti già lo pronosticano come uno dei possibili vincitori del prossimo Pallone d’Oro ma di certo possiamo dire che negli anni potrebbe diventare un mostro sacro del calcio mondiale. L’altro è Antoine Griezmann: questo Mondiale lo ha consacrato a fuoriclasse e l’Atletico Madrid se lo tiene stretto, e la scelta di rifiutare il Barcellona per rimanere alla corte di Simeone (e raggiungere il compagno di Nazionale Dembelé) è stata molto coraggiosa da parte sua. C’è inoltre Giroud del Chelsea, forse unica vera delusione di questa campagna mondiale dei Bleus a causa degli zero gol segnati, e completano la rosa altri nomi importanti come Lemar (compagno di squadra di Griezmann all’Atletico Madrid), Fekir (Lione) e Florian Thauvin, che ha trascinato il Marsiglia di Garcia in finale di Europa League e richiestissimo dalla Lazio che vorrebbe acquistarlo in sostituzione del già partito Felipe Anderson.

 

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