Dopo mesi di polemiche, di voci e smentite, alla fine è arrivata la notizia che tutti stavano aspettando. Tom Brady ha svelato (in realtà sono trapelate indiscrezioni, a differenza delle precedenti non smentite) dove giocherà dal prossimo anno.
Contro ogni pronostico, dopo la ritirata dei Buffalo Bills e la scelta dei San Francisco 49ers di ritentare il prossimo anno con il medesimo organico che ha sfiorato il titolo quest’anno, il giocatore più vincente della storia della Nfl ha deciso di fare tappa a Tamba, dove indosserà la maglia dei Buccaneers. Nello stadio più incredibile del mondo (dove è riprodotta una nave dei pirati a grandezza naturale) adibita a ristorante), tra le piscine in mezzo agli spalti e il sole della Florida l’anno prossimo sarà una stagione rovente.
Difatti, dopo una stagione deludente, l’ennesima, in pochi speravano di rivedere i pirati ad alti livelli in tempi brevi. In realtà i Bucs, come li chiamano oltreoceano, non sono mai stati una franchigia particolarmente vincente. Solo un titolo nel 2002, da lì il vuoto totale, non sono mai riusciti a ripetere quello che è sembrato un incidente fortunato.
Eppure la storia della franchigia della Florida sembra aver imboccato una svolta incredibile, in una sola notte, mettendo le grinfie su quello che per molti è il più grande giocatore di tutti i tempi. Brady sa solo vincere e l’età ultra quarantennale non gli permette di perdere tempo. Se i Bucs vogliono monetizzare questo miracolo devono immediatamente costruirgli una squadra intorno (un pezzo importante già c’è: il ricevitore Mike Evans). La deludente stagione della presunta corazzata dei New England Patriots ha dimostrato infatti che neanche Brady può fare tutto da solo.
E pensare che proprio i cugini della Florida dei Miami Dolphins erano tra i candidati in pole position per aggiudicarsi la leggenda vivente. Per lo stesso Tom Brady era un’ipotesi allettante, visto che poteva mettersi di fronte, sfidare frontalmente il mitico quarterback Dan Marino, che venti-trenta anni fa aveva reso grande il Sud della Florida.
Cosa rimane ora della ventennale carriera di Tom Brady ai Patriots? Sei Super Bowl vinti, più di qualsiasi altro giocatore nella storia, ha portato a Foxboro tutti gli anelli vinti dalla franchigia e l’ha resa, a pari merito con i Pittsburg Steelers. I tifosi di New England non hanno mostrato alcun rimorso, consci che probabilmente era esaurito il loro rapporto. Un commosso saluto da parte del proprietario Robert Kraft e dell’allenatore Bill Belichick accompagnano Brady per l’ultima parte della sua carriera.
Per gli appassionati sarà un sogno vedere Brady contro Drew Brees due volte l’anno.
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