1996. E’ l’inizio di una rivoluzione in Serie A come in tutto il calcio europeo: la sentenza Bosman permette alle società europee di schierare un numero illimitato di giocatori extracomunitari e fece sì che i calciatori giovassero di maggior libertà contrattuale. Sembra uscirne sfavorita la Juventus campione d’Europa in carica a causa delle cessioni di Vialli e Ravanelli diretti verso l’Inghilterra, ma questi ultimi verranno sostituiti da Boksic (arrivato dalla Lazio) e dai promettenti giovani Vieri e Amoruso, oltre che da una promozione a titolare fisso di Alex Del Piero. In bianconero arrivano anche l’arcigno centrale difensivo Montero ma soprattutto il regista offensivo del Bordeaux Zinedine Zidane, che ben presto diventerà uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Capello lascia il Milan campione d’Italia e gli subentra in panchina Oscar Tabarez: arrivano dall’Ajax Edgar Davids e Michael Reiziger e dal Bordeaux l’attaccante Christophe Dugarry. Anche la Roma punta su un allenatore sudamericano dopo l’addio di Carletto Mazzone: si tratta dell’argentino Carlos Bianchi, reduce dalla vittoria della Copa Libertadores con il Velez. Molto attiva sul mercato l’Inter, che mette a segno un doppio colpo in attacco con Ivan Zamorano e Youri Djorkaeff e rinforza anche centrocampo e difesa rispettivamente con Angloma e Winter. Rinforza il reparto offensivo anche la Lazio nell’ultimo anno di Zeman in panchina: arriva dal Bari Igor Protti, capocannoniere della stagione precedente a pari merito con il bomber laziale Signori, e dallo Sparta Praga l’ala Pavel Nedved, reduce da un ottimo Europeo con la nazionale ceca. Il Parma affida la panchina all’emergente Carlo Ancelotti, punta su Enrico Chiesa per l’attacco e si assicura anche due elementi che diverranno dei pilastri della squadra gialloblù negli anni a venire, ossia Hernan Crespo e Lilian Thuram. Chiesa verrà sostituito alla Sampdoria da Vincenzo Montella, che i blucerchiati acquistano dai rivali cittadini del Genoa. Arriva in blucerchiato anche un giovane Juan Sebastian Veron. Infine, la Fiorentina affianca a Gabriel Omar Batistuta il bomber del Cagliari Lulù Oliveira.
Il campionato verrà vinto dalla Juventus (che nel frattempo si laurea anche Campione del Mondo per club con la vittoria della Coppa Intercontinentale) che dominerà il campionato dall’inizio alla fine. E’ la stagione della consacrazione definitiva per Del Piero e dell’esplosione di Zidane. Al secondo posto si piazza il Parma di Ancelotti (per i gialloblù miglior piazzamento in Serie A nella storia), trascinato dai gol della coppia Crespo-Chiesa, mentre al terzo posto si classifica l’Inter: i nerazzurri non chiudevano il campionato ai primi tre posti dal 1993. Inter che si qualifica in Coppa UEFA così come la Lazio, la Samp (trascinata dai 22 gol di Vincenzo Montella) e l’Udinese rivelazione del campionato che chiude al quinto posto. Si qualifica invece in Coppa delle Coppe il Vicenza di Guidolin in virtù della vittoria della Coppa Italia: quella 1996-97 sarà un’annata da incorniciare per i biancorossi non solo per la vittoria della coppa nazionale, ma anche per un dignitosissimo ottavo posto, arrivato anche grazie a un girone di andata da applausi in cui Otero e compagni hanno occupato le posizioni alte della classifica. Bene anche il Bologna, che finisce fuori dalle coppe ma chiude al settimo posto: non male per una neopromossa. Positiva anche la stagione dell’Atalanta, che lancia nel calcio che conta Pippo Inzaghi, capocannoniere della stagione con 24 reti che gli valgono il trasferimento alla Juventus.
Le sorprese in negativo della stagione sono invece il Milan e la Roma (che chiudono rispettivamente all’undicesimo e al dodicesimo posto): il cammino in campionato dei due club è accomunato dal fatto che sia i rossoneri che i giallorossi si sono affidati a tecnici sudamericani che deludono le aspettative e ad essi subentrano allenatori che hanno portato in alto le rispettive squadre nel corso degli anni ’80, ossia Sacchi per il Milan e Liedholm per la Roma. Deludono anche la Fiorentina (nono posto per i viola, netto passo indietro rispetto al quarto posto dell’anno prima) e il Napoli: per i partenopei è il secondo campionato di fila nella seconda metà della classifica, complice un calo di risultati nel girone di ritorno che porta all’esonero di Gigi Simoni. Retrocedono in B il Cagliari, causa sconfitta nello spareggio salvezza contro il Piacenza degli italiani per 3-1, il Perugia (sfavorito dalla classifica avulsa), il Verona e la Reggiana.
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