Safer Internet Day: 5 consigli di Acronis per proteggere i minori

Secondo i dati del Moige, associazione impegnata in ambito sociale ed educativo per la protezione dei minori, tra i bimbi dai 6 ai 10 anni si registra un +34% dell’uso di smartphone: il 17% dichiara di avere un account TikTok, il 14% Youtube, il 9% Instagram. Non solo: il 7% dei bambini tra i 6 e i 10 anni trascorre più di 3 ore al giorno connesso a Internet, il 64% dei giovani italiani tra gli 11 e 14 anni dichiara di utilizzare TikTok, mentre il 60% utilizza anche Instagram. Sei ragazzi su 10 sono connessi senza controllo e 3 ragazzi su 10 accettano l’amicizia di persone che non conoscono.

Questi dati, uniti ai recenti e drammatici fatti di cronaca, hanno spinto più organizzazione a stilare una lista di consigli e suggerimenti per i genitori che vogliono proteggere i più piccoli dai pericoli della rete.

Tra queste anche Acronis, leader nella cyber protection che, per questa giornata celebrativa di un Internet più sicuro per tutti, ha rilasciato il comunicato qui sotto con importanti consigli da trasmettere e condividere.

Oggi, 9 febbraio si celebra il Safer Internet Day, il giorno dedicato alla sicurezza sul web, specie per i minori.

Secondo i dati del Moige tra i bimbi dai 6 ai 10 anni si registra un +34% dell’uso di smartphone: il 17% dichiara di avere un account TikTok, il 14% Youtube, il 9% Instagram. Non solo: il 7% dei bambini tra i 6 e i 10 anni trascorre più di 3 ore al giorno connesso a Internet, il 64% dei giovani italiani tra gli 11 e 14 anni dichiara di utilizzare TikTok, mentre il 60% utilizza anche Instagram. Sei ragazzi su 10 sono connessi senza controllo e 3 ragazzi su 10 accettano l’amicizia di persone che non conoscono.

Questi numeri sono piuttosto preoccupanti, senza contare che dai video raffiguranti pericolose challange ai contenuti pornografici, TikTok, Snapchat, Instagram, Youtube, Facebook e altri social media sono pieni di messaggi pericolosi per i minori, che possono avere gravi conseguenze per la loro salute mentale e talvolta anche fisica.

In più, la maggior parte delle piattaforme social ha anche funzioni di “messaggio diretto” o di “commenti”, abilitando quindi la possibilità che un bambino possa chattare con chiunque, compresi gli sconosciuti.

E anche se da oggi, su richiesta restrittiva del Garante della Privacy, scatta un blocco da parte di TikTok, che chiederà a tutti gli utenti di indicare (nuovamente) la data di nascita prima dell’accesso alla app, inibendola ai minori di 13 anni, si può fare di più per tutelare i più fragili dai pericoli cyber.

Ci sono molti modi per ridurre i rischi e utilizzare in modo sicuro queste applicazioni, senza necessariamente vietarle Obtorto collo. Il Team Acronis Cyber Security, a riguardo, ha stilato alcuni consigli pratici su come i genitori possono proteggere i più piccoli dai pericoli della rete.

  1. 1. Configurare l’account come privato

Anche se un account è pubblico per impostazione predefinita, è possibile configurarlo come privato. Bisogna prima assicurarsi che le informazioni personali siano “nascoste” alla vista e che le impostazioni della privacy siano abilitate in modo che solo gli amici possano vedere i post, le foto e i dettagli, come quando si celebra il compleanno.

  1. Pensa prima di postare

Dal momento che tutto ciò che viene postato online è facilmente “condivisibile”, i genitori dovrebbero sempre suggerire al proprio figlio di porsi una domanda prima di postare un contenuto: “Mi dispiacerebbe se questo fosse screenshottato e diffuso?”. Molti bambini condividono troppe informazioni che possono metterli in pericolo. Va ricordato loro che una volta che hanno pubblicato online, l’immagine/messaggio/video può essere copiato e condiviso in senza il loro permesso, anche se in seguito viene cancellato il contenuto originale.

  1. Spiegare la funzione “Segnala e blocca”

Quando si blocca qualcuno su TikTok, Instagram, Facebook ecc., quella persona non potrà più vedere i contenuti o cercare l’account di chi ha postato. È anche possibile rimuovere i propri follower (bloccandoli) per impedire loro di vedere i post. Come Facebook, anche su Instagram si registra il proliferare di hacker che creando falsi account cercano di insinuarsi dei profili di ingenui utenti. Essi usano le informazioni rubate dai social per fingere di essere qualcuno che non sono. Quando ci si accorge o si ha il sospetto, è sempre possibile segnalare questo tipo di abusi (non solo con la propria, ma anche con l’identità di un conoscente) tramite il centro assistenza dei vari social.

  1. Riconfigurare le impostazioni

Alcuni social network, come TikTok, permettono ai genitori di disabilitare alcune funzioni come la messaggistica diretta, filtrare i contenuti per adulti o limitare il tempo di fruizione del media da parte dei figli.

  1. Dialogare con i figli riguardo alle tematiche in oggetto

Mantenere sempre un dialogo con i figli, chiedendo loro di riferire eventuali stranezze o abusi, per poter intervenire per tempo è fondamentale. È importante discutere dei pericoli con i bambini, e assicurarsi che essi sappiano che possono sollevare qualsiasi preoccupazione e parlare di qualsiasi cosa possa accadere sui social network con i loro genitori, senza temere conseguenze negative. Il cyberbullismo può avere ripercussioni gravi e deve essere affrontato il più presto possibile prima che il fenomeno diventi ancora più ampio.

Acronis ha inoltre redatto un book digitale gratuito per un utilizzo consapevole e sicuro di internet, che è liberamente scaricabile qui: https://acronis.org/books/internet-security

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