E’ di qualche settimana fa la decisione del Tribunale di Milano che, in seguito ad un ricorso delle associazioni di categoria dei tassisti, ha disposto il blocco in Italia di UberPop, il servizio offerto dalla società statunitense Uber, al centro di polemiche negli ultimi mesi.
Uber, tuttavia, ha deciso di ricorrere alla decisione del giudice, e mentre l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha inviato una segnalazione ufficiale a Governo e Parlamento per chiedere che le leggi vigenti vengano adeguate all’innovazione offerta dai nuovi servizi per il trasporto passeggeri, anche l’associazione Altroconsumo ha deciso di schierarsi dalla parte di UberPop.
Paolo Martinello, Presidente della Fondazione Altroconsumo, ha espresso la propria contrarietà in merito alla decisione del Tribunale di Milano, che impedisce l’uso di UberPop in Italia andando a colpire, di fatto, i consumatori.
Il servizio UberPop, che consente a qualsiasi autista di utilizzare la propria auto per offrire il trasporto ai passeggeri con tariffe agevolate, secondo Altroconsumo non può essere considerato un normale servizio taxi.
Per questo motivo è necessario che le leggi incontrino l’innovazione, adottando delle normative che riescano a regolamentare l’attività di servizi del genere, e invogliando UberPop e piattaforme del genere ad effettuare maggiori controlli.
Queste sono le motivazioni che hanno spinto Altroconsumo a presentare in Tribunale un appoggio formale a Uber in merito alla sentenza di qualche settimana fa. A questo punto non resta altro da fare che attendere sviluppi in merito.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.