Quello del fenomeno dei Deepfake è diventato un argomento sempre più presente sul web e non solo, attirando molto l’attenzione dell’opinione pubblica e questo è dovuto soprattutto alla diffusione capillare che questa tecnologia sta ottenendo negli ultimi anni. In cosa consiste questo fenomeno è ormai ampiamente noto. Si tratta di contenuti video o audio che possono essere modificati sfruttando il cosiddetto machine learning dell’intelligenza artificiale, che riesce a sovrapporre contenuti audio e video falsi a immagini reali, permettendo ad esempio a questa tecnologia di prendere un personaggio pubblico per fargli dire qualunque cosa.
Negli ultimi mesi sono state molteplici le applicazioni nate per offrire agli utenti un modo semplice e intuitivo per sovrapporre il proprio volto a quello di personaggi famosi, con risultati simpatici e divertenti. Ma il fenomeno dei deepfake preoccupa soprattutto perché potrebbe essere utilizzato per scopi più gravi, ad esempio la diffusione di fake news. Ed è per questo che anche Amazon ha deciso di collaborare con altri colossi come Facebook e Microsoft per contrastare i deepfake.
Amazon ha deciso di entrare a far parte della Deepfake Detection Challenge, una vera e propria alleanza fondata da Facebook e Microsoft che collabora con altre realtà importanti che comprendono aziende tecnologiche ma anche esponenti dell’informazione come il New York Times e della ricerca con università del calibro del MIT, Università di Oxford e Cornell Tech.
Amazon come parte della Deepfake Detection Challenge metterà a disposizione dei ricercatori il proprio supporto tecnico insieme a 1 milione di dollari di crediti Amazon Web Services, che daranno la possibilità ai ricercatori di sfruttare le risorse cloud del gigante fondato da Jeff Bezos. L’obiettivo comune di questa alleanza prevede la creazione di strumenti open-source, quindi aperti a chiunque, che rendano più semplice il riconoscimento dei video manipolati da quelli reali.
Per riconoscere i deepfake, tuttavia, è necessario sottoporre all’intelligenza artificiale una grande quantità di filmati manipolati, che gli consentano di imparare a riconoscere i contenuti falsi da quelli reali. E’ per questo che Facebook ha già fornito ai ricercatori circa 5000 video deepfake con cui fare pratica. Ma il database completo composto da oltre 100.000 video verrà reso disponibile a partire da dicembre, insieme ai finanziamenti pari a 10 milioni di dollari raccolti fino a questo momento dalla Deepfake Detection Challenge.
Nel frattempo anche altri colossi della tecnologia hanno deciso di impegnarsi nella lotta ai deepfake. Google ha di recente creato un database con lo scopo di aiutare i ricercatori ad allenare l’IA nel riconoscimento dei video falsi, mentre Twitter ha espresso la volontà di creare delle regole legate ai deepfake, per decidere quando segnalare o rimuovere questo tipo di contenuti dalla sua piattaforma così da limitarne la diffusione.
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