Google ha approfittato di questa nuova versione di Android per apportare un radicale cambiamento oltreché all’immagine, anche alla denominazione. Per la cronaca, finora, tutte le versioni portavano il nome di un dolce/dessert/biscotto, e quindi avevamo Marshmallow, Nougat, Oreo, Pie … La nuova versione si chiama più semplicemente Android 10. Questa decisione porta una nomenclatura più chiara, soprattutto a livello internazionale. L’azienda ha anche rivisto il suo logo, il cui testo passa dal verde al nero. Non è più accompagnato da tutto il corpo del famoso robot, ma solo dalla testa, che adotta una nuova tonalità di verde più chiaro.
Sono cambiate le interfaccia utente per tutti gli smartphone. Con Android 10, gli utenti potranno personalizzare la modalità visiva e gli sfondi secondo le proprie esigenze. I nuovi temi sono integrati, non solo a livello di sistema, ma anche per le applicazioni quando sono compatibili. La maggior parte delle App di Google si sono già aggiornate, così come Chrome, YouTube, Maps o Gmail. La funzione non è solo estetica, ma consente anche di risparmiare la batteria. Sui dispositivi mobili con display OLED, la visualizzazione di grigio scuro o scuro in modalità scuro riduce il consumo di pixel. Sarà possibile personalizzare l’aspetto del Device modificando i colori di alcuni elementi e i singoli comandi. Non si tratta solo di cambiare il colore di sfondo, ma piuttosto alcuni dettagli, come i pulsanti rapidi nell’area di notifica o il colore delle icone nel menu Impostazioni.
Android 10 è pronto al 5G: con le reti di nuova generazione che sono già realtà in diverse parti del mondo come Stati Uniti, Svizzera e Corea del Sud. Il nuovo sistema operativo si presenta pronto per la navigazione e a tutte le nuove possibilità offerte.
Android 10 offre una funzionalità particolarmente utile per le persone sorde e con problemi di udito, ma gioverà anche a qualsiasi utente in un ambiente rumoroso o che non dispone di cuffie per ascoltare il contenuto audio di un video. “Live Caption“, sfrutta la cosidetta I.A. per analizzare la traccia audio del contenuto multimediale e creare automaticamente i sottotitoli. Funziona anche localmente ed è accessibile in modalità aereo. Questa specifica funzione è stata preannunciata per gli smartphone Google Pixel già in autunno, ma non è stata rilasciata alcuna data per altri dispositivi.
Con Android 10, il pulsante “Indietro” scompare dallo schermo. Viene adottata una navigazione gestuale. Muovendo nella parte inferiore dello schermo verso l’alto si apre una finestra specifica d’applicazione, o torna alla schermata principale. Per alternare tra le applicazioni aperte, spostare il dito lateralmente sul bordo inferiore. Infine, scorrendo il dito da un lato al centro si può tornare indietro. Quest’ultimo potrebbe tuttavia presentare alcuni problemi all’inizio con alcune applicazioni, perché questo stesso gesto già viene utilizzato in alcuni dispositivi Android per aprire alcuni comandi a scomparsa sul lato del display.
Per Android la sicurezza è un problema sempre più importante. Con la nuova versione, gli aggiornamenti sulla sicurezza verranno distribuiti direttamente da Google tramite il Play Store. Ciò eliminerà i noti problemi relativi ai ritardi riguardanti alcuni Device (Brand).
Questa nuova versione di Android è focalizzata su problemi di sicurezza e privacy. Google ha apportato alcune modifiche alle autorizzazioni concesse alle applicazioni, in particolare la geolocalizzazione. Ora, quando un’app vuole accedere alla posizione, Android offrirà due opzioni: concederla sempre, come è oggi, o solo mentre si sta usando l’app a cui la geolocalizzazione è necessaria. Questo processo impedisce ai programmi di tracciar costantemente in background e di conseguenza, anche di consumare meno energia. Saranno più “chiusi” anche molti altri elementi a tutela della Privacy, come i contenuti multimediali: foto e video presenti sul dispositivo.
Il funzionamento del menu “Condividi” è stato rivisto e corretto. A prima vista, la differenza visiva sembra cosa piccola, ma le applicazioni sono organizzate meglio e i contatti suggeriti dovrebbero essere più pertinenti. La differenza più evidente è nella reattività e apertura delle finestre di collegamento, quando si condivide un elemento. Tutto dovrebbe apparire più velocemente.
C’è una nuova funzione che aiuta ad eliminare le distrazioni riducendo alcune applicazioni al silenzio. Si chiama Focus. Permette di eliminare tutte le notifiche indesiderate durante la “messa a fuoco” delle applicazioni in uso. Quanto alle risposte rapide, sono state sviluppate delle risposte intelligenti, che dovrebbero aiutare a rispondere sin da subito, direttamente al momento della notifica, suggerendo risposte pertinenti. (Il sistema è stato migliorato con intelligenza artificiale e ora impara le abitudini e il linguaggio). Smart Response offre nuove azioni contestuali, come l’apertura di un indirizzo ricevuto direttamente in Google Maps. Basta copiare e incollare.
Tanto da scoprire insomma e non è finita qui…
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