Che fine avranno fatto Stonex One insieme a Francesco Facchinetti?
Ci avevano raccontato che avrebbero rivoluzionato la telefonia mobile, con prodotti di qualità, tutti italiani. Prodotti di diverse tipologie, un vero e proprio New Brand, che comprendeva action cam e tablet. Alla fine si trattava solo di prodotti Made in China, di un marchio neppure troppo all’avanguardia, di qualità medio-bassa e che venivano ribranderizzati, con un minimo di personalizzazione software (mai più aggiornata). Hanno incassato tanti soldini, promettendo una professionalità, un team, uffici, laboratori e una serie di prodotti che poi sono spariti dal Mercato. Migliaia di persone hanno abboccato a questa fantomatica promessa fatta da un personaggio che ha sfruttato la sua popolarità per far breccia, con semplicità e tanti video, nel cuore degli italiani. Questi stessi mossi da un’illusione Nazionalista hanno preso una bella “tranvata” per avere tra le mani, quando è arrivato, un prodotto di scarsa qualità, che non ha tardato a diventare vecchio. Dj Francesco camminava lungo i prati e raccontava appassionato del progetto e dei suoi sviluppi. Sempre in movimento, tra i nuovi Immobili che si stavano allestendo e che avrebbero contenuto laboratori e centri di sviluppo, uffici e magazzini. A gambe incrociate il novello Jobs intortava potenzialità e sviluppi. Al momento della distribuzione però, il prodotto non fu all’altezza delle promesse. Tanti bug, durata limitata della batteria, fotocamera di scarsa qualità, nessuno sviluppo.
Sin dall’inizio, dopo proclami e l’attento sfruttamento dei moderni sistemi di comunicazione (web, youtube, facebook) l’ondata azzurra era arrivata alle orecchie di molti. L’azienda fu creata da Davide Erba (oggi ceduta ad una Multinazionale Cinese UniStrong, di cui seguirà – lo stesso Erba – i prossimi piani di Sviluppo. La Multinazionale necessitava di una strada per avere uno sbocco in Europa e ha sfruttato la strada Stonex per acquisirne i canali e dare ossigeno a che stava affogando permettendo nuovi incassi puliti).
Tornando alla storia della Stonex One, al momento del lancio, tutto lasciava pensare ad una nuova e bella realtà Italiana. Le dichiarazioni e gli intenti erano dei più condivisibili. Il sistema usato per pubblicizzarlo aveva funzionato benissimo (una Wanna Marchi del XXI secolo). I proclami, la freschezza e l’esser diretti avevano fatto breccia. Ma come tutte le storie italiane, i soldi erano l’unica cosa che facevano muovere tanta roba. Il terminale fu presentato. Non era neppure male per l’epoca. Lo schermo Full HD, bei colori, poche applicazioni, icone personalizzate e un’app dedicata per lo sviluppo, tutte cose che non potevano che ammagliare. Sarebbe dovuta arrivare una Stonex Action-Camera a breve, un Device di fascia medio/alta e molti atri prodotti, tra cui un’App di messaggistica chiamata “Ciao IM“e lo Stonexboard, tutte cose che attiravano… ma… un giorno si spense tutto. Niente più sito Web, niente più pagina Facebook. Facchinetti sparito (se non per i suoi proclami che spara a chi gli entra in casa).
Stonex One è una storia più grande di quello che sembra. Ci sono tanti personaggi che girano dietro questo prodotto. Il Device si è dimostrato di scarsa qualità, ma ha portato soldi nelle Casse di chi manovrava le fila di questa operazione. Anche dopo questa esperienza, non si può dire che Facchinetti sia estraneo alla macchinazione, o che sia solo la “Faccia”, data la sua popolarità. Anche oggi continua la collaborazione con Davide Erba, con nuove idee, progetti “Movimenti“.
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