I costi nascosti della telefonia sono spesso insidie molto fastidiose, non solo perché causano spese più elevate rispetto a ciò che si era preventivato, ma soprattutto perché danno la sgradevole sensazione di essere stati ingannati, anche quando in effetti non c’è stata alcuna frode. Proprio per questo motivo i consumatori dovrebbero iniziare a prestare attenzione alle note scritte in piccolo e, più in generale, a leggere con la massima attenzione i contratti forniti dagli operatori, magari richiedendo l’assistenza degli operatori telefonici in caso di dubbi o perplessità. Solo in questo modo si può avere la certezza di prevenire sorprese poco piacevoli e di ritrovarsi in mano un contratto diverso da quello che si era immaginato. Fastweb è molto attento a fornire tutte le informazioni richieste, per questo il consiglio è quello di rivolgersi ai suoi negozi di telefonia.
Addio alle spese extra
Quando si sottoscrive un contratto senza essere ben consapevoli delle sue condizioni e delle sue clausole, sono due le conseguenze in cui ci si può imbattere: da un lato costi supplementari, che di solito compaiono una volta concluso il periodo di promozione, e dall’altro un esborso economico consistente se si vuole richiedere una disdetta anticipata. Insomma, è bene non lasciarsi illudere dalle promozioni troppo allettanti, non perché esse non siano vere, ma per la semplice ragione che potrebbero avere una durata limitata. In altre circostanze, invece, può accadere di usufruire di una velocità più bassa rispetto a quella promessa.
Un problema annoso
Certo è che la questione della chiarezza delle tariffe telefoniche e della loro trasparenza non è una novità, anzi: si tratta di un problema che si trascina da lungo tempo, e che comunque pone in continuazione sfide inedite per i consumatori. Per fortuna a essersene resa conto è anche l’Antitrust, che ha avviato un’indagine relativa alla scarsa trasparenza dei messaggi pubblicitari di alcuni operatori telefonici in relazione alle loro offerte; sul tema è intervenuta anche l’Agcom, vale a dire l’Autorità garante delle comunicazioni, che si è interessata in modo particolare dei costi di disdetta ma ha approfondito anche l’argomento della trasparenza delle caratteristiche delle offerte relative alla fibra.
Come orientarsi tra le offerte
Il primo suggerimento che è bene tenere a mente è quello di andare in negozio solo dopo che ci si è informati con attenzione, in modo tale da avere le idee ben chiare. Il compito degli addetti di un punto vendita, come si può facilmente intuire, non è quello di offrire ai clienti una panoramica completa di tutte le proposte, ma di spingere unicamente sulle offerte che devono essere promosse. Di certo, poi, un addetto si limita a mettere in evidenza i vantaggi di una promozione, ma non i suoi inevitabili costi extra.
L’importanza di informarsi
Insomma, non si può fare a meno di informarsi con la massima cura prima di sottoscrivere un’offerta e non dopo, perché a quel punto sarebbe troppo tardi. Internet per fortuna è una preziosa risorsa, una fonte ricca di notizie e i dati, ma anche di opinioni fornite dagli altri consumatori. Tra l’altro, è utile consultare sempre non solo il sito web della compagnia verso cui si è orientati, ma anche quello delle società concorrenti, per un quadro dettagliato della situazione.
I costi di recesso
Sarebbe sempre preferibile procedere con l’attivazione di un’offerta tramite Internet, ma per il momento non tutti i consumatori si trovano nelle condizioni di farlo, perché non hanno ancora sufficiente dimestichezza con il mondo del web. Di sicuro i negozianti tendono a far passare sotto silenzio i costi di recesso e le spese che devono essere affrontate in caso di disdetta anticipata. I costi di recesso sono inevitabili, mentre le altre spese vanno sostenute unicamente nell’eventualità in cui la disdetta giunga prima della scadenza prevista per il contratto, che nella maggior parte dei casi è di 24 mesi.
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