Tante volte lo abbiamo ripetuto, il successo degli Smartwatch era inevitabile. Lo sarebbe stato sicuramente, malgrado i tanti detrattori. Una cosa nata tanti anni fa e all’inizio da molti derisa. La solita cineseria – si diceva -. In effetti, il mio primo smartwatch lo avevo comprato su un sito cinese. Una vera “figata” per l’epoca. Potevo rispondere al telefono con le cuffiette bluetooth, potevo scattare foto e fare tanto altro con il pennino incluso. Il display era a colori, ma certo era un po’ ingombrante. Aveva la radio e permetteva anche di scrivere gli sms. Dentro due sim.
Era il 2004. L’ho dato via per un cellulare tradizionale, che faceva le foto molto meglio e poco dopo, avrebbe permesso l’uso di whatsApp. Ma i produttori Cinesi non si fermarono più. Ne proposero di sempre nuovi con caratteristiche sempre migliori, tanto da attirare l’attenzione dei grandi Brand che non vollero perdersi questa nuova fonte di guadagno. Cambiarono, li svilupparono, migliorarono in ogni comparto, fino ad eguagliare le prestazioni degli smartphone e diventarne parte integrante. Molti anni dopo ho avuto un Samsung e poi ancora un Apple. E’ passato molto tempo. I materiali sono tutti differenti, così come le funzioni. Anche i prodotti meno famosi, o più economici hanno messo in campo prodotti di altissima qualità. Si connettono via bluetooth con lo smartphone, rispondono alle chiamate, comandano le funzioni relative alla musica, gestiscono la rubrica, hanno sensori per il battito cardiaco, contano i passi, vedono le calorie consumate, rammentano di bere acqua, hanno la bussola, si collegano ad altri devices. Insomma, l’asticella della qualità e delle prestazioni si è notevolmente alzata. I prezzi, invece variano ancora molto tra brand Noti e Marchi meno noti. Cambiano spesso le dimensioni del display e la stessa qualità di quest’ultimo. Non tutti i sensori riescono a captare nella medesima maniera ed efficienza. Ci sono smartwatch che partono da poco più di €20 e quelli che arrivano a €400/500. E’ chiaro che in mezzo c’è un mondo. Aukey, che di prodotti con un buon rapporto tra qualità e prezzo conveniente se ne intende, ha proposto uno smartwatch che si riesce a collocare tra quelli “economici” ma con molte funzioni davvero interessanti. Ben realizzato, costruito con materiali di qualità, ha uno schermo chiaro e luminoso e davvero tante possibilità d’utilizzo. Analizziamolo insieme:
Display di AUKEY LS02 è un TFT da 1,4 pollici con risoluzione di 320 x 320p.
App AUKEY Fit per ricevere le chiamate in arrivo e visualizzare testi e messaggi di chat (Facebook, Telegram, WhatsApp, Instagram, Twitter ecc.).
può controllare la playlist del telefono
12 modalità di attività: monitoraggio accurato della forma fisica per corsa, ciclismo, alpinismo, camminata e molte altre attività.
verifica allenamenti e obiettivi raggiunti e visualizza tutti i dati sulle prestazioni come passi, minuti di attività, distanza percorsa e calorie bruciate.
Aukey LS02 è compatibile Android e IOS
Cardiofrequenzimetro – monitoraggio del sonno – respiro – Sedentarietà
Impermeabilità IP68
Batteria con elevata durata (dichiarata 20 giorni).
Contenuto della confezione: smartwatch AUKEY LS02: Cavo di ricarica con attacco magnetico,
Manuale utente, scheda di garanzia ( ma nel caso di acquisto su Amazon la garanzia è coperta da Amazon stessa)
misure: 4.8 x 3.61 x 1.14 cm; 37.99 grammi
Considerando il prezzo di soli € 40,00 (su Amazon) si ha un prodotto che soddisfa adeguatamente tutte le esigenze di un utente “normale. Grazie alla App – scaricabile da Playstore o App IOS, si può accedere ad una serie di attività, previste – ma che se non si collega lo smartphone allo smartphone, non funzionano. L’accoppiamento è immediato, comprese le funzioni. Queste sono, come sopra elencate: monitoraggio del sonno, il battito cardiaco e l’ossigenazione, cronometro e conto alla rovescia, Nelle attività sportive, mantiene memoria dei percorsi e dei tempi delle prestazioni. Il display è ben visibile, (non sotto il sole). I quadranti sono solo 4 (un po’ pochi e con una grafica povera), sia digitali che a lancette.
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