Continua a crescere ogni anno il numero di utenti che si connette periodicamente ad internet, ma allo stesso modo continuano a diventare sempre più pericolose e diffuse le minacce che si nascondono sul web e che si traducono in veri e propri attacchi informatici che colpiscono non solo grandi aziende ma anche singoli utenti attraverso fenomeni quali il phishing o i malware più pericolosi che portano a conseguenze come il furto di dati sensibili o l’accesso ai conti bancari. Nel 2016 sono stati molteplici gli attacchi che sono finiti al centro delle cronache, tra cui LinkedIn e Yahoo, e se le cause di questi fenomeni continuano ad essere l’esperienza e l’abilità dei cyber-criminali, a contribuire in maniera negativa è purtroppo anche l’incoscienza di molti utenti, che affidano ancora oggi la propria sicurezza online a password davvero poco sicure. A dare una dimostrazione di ciò che abbiamo appena detto ci ha pensato la società Keeper Security, con una classifica che evidenzia le peggiori password rilevate nel 2016.
E’ davvero impressionante scoprire che, nonostante i tanti consigli offerti da aziende di sicurezza informatica, siano ancora milioni in tutto il mondo gli utenti che continuano a prendere poco sul serio quanto sia fondamentale scegliere password complesse o difficili da identificare, preferendo invece scegliere parole e codici facili da ricordare ma, al tempo stesso, da scoprire.
Keeper Security, società che fornisce servizi di gestione di password e sicurezza online, ha deciso quindi di stilare una classifica di quelle che possono essere considerate le password peggiori utilizzate durante l’anno appena trascorso, prendendo in considerazione quelle rivelate dai principali furti di dati scoperti nel 2016 e concentrandosi su un totale di 10 milioni di utenti.
La password che risulta ancora la più utilizzata è 123456, subito seguita da 123456789, mentre in terza posizione troviamo la parola qwerty. La classifica delle password peggiori del 2016 prosegue con codici numerici piuttosto semplici da identificare, mentre è necessario arrivare all’ottava posizione per trovare la parola password e alla 21esima per scoprire che molti utenti hanno utilizzato la parola google per proteggere la sicurezza dei propri account.
Dalle rilevazioni di Keeper Security vengono identificate, inoltre, due pessime abitudini che molti utenti continuano ad avere. La prima è purtroppo quella di utilizzare un’unica password per tutti i propri account, dall’indirizzo email ai profili sui social network fino ad arrivare, purtroppo, ai conti correnti bancari, esponendosi in questo modo ad un rischio molto elevato. La seconda abitudine negativa riguarda la modifica della password. Tutti gli esperti di sicurezza consigliano di modificare periodicamente le password dei principali account, consiglio che purtroppo pochi sembrano seguire.
Ma quale può essere considerata una password sicura? La cosa migliore è sempre quella di evitare sequenze di facile identificazione o date di nascita, ma per andare sul sicuro è sempre consigliabile creare password che contengano lettere, numeri, caratteri speciali e, possibilmente, anche lettere maiuscole e minuscole.
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