Uno dei modi migliori per far conoscere il proprio brand è quello di avviare una buona campagna di emil marketing. Il primo passo è sicuramente quello di aumentare sempre di più il numero di contatti a cui inviare le informative ma anche con un buon numero di indirizzi e-mail, il rischio è quello di finire nello spam e di raggiungere così un numero basso di utenti. Vediamo insieme i consigli per entrare nella inbox e raggiungere così il giusto numero di email.
Come stimato, il 21% delle email inviate dai vari brand non arriva a destinazione a causa dei filtri antispam che bloccano la posta in entrata degli utenti. In questi modo ogni campagna di email marketing potrebbe divenire vana, perdendo di importanza e anche il denaro investito.
Prima di vedere le strategie da attuare per ottenere il massimo numero di aperture e di consegne delle email, dobbiamo capire perché stiamo facendo campagne via email e soprattutto quale utilità avranno i clienti dal ricevere le nostre informative.
Capita anche a noi di ricevere moltissime email che non apriamo neanche proprio perché non catturano la nostra attenzione. In questo caso chi le invia non pensa a ciò che può interessarci veramente. Bisogna così capire cosa interessa del nostro brand alle persone che stiamo per contattare: dal prezzo concorrenziale alla qualità di ciò che offriamo, dai particolari dettagli al valore che trasmettiamo. Segue poi l’utilità della email inviata che può essere un coupon promozionale o dei particolari suggerimenti su un dato settore che ci riguarda, come anche le novità che abbiamo. Il target di invio è molto importante, creando così gruppi omogenei divisi ad esempio per età, istruzione, sesso.
Resta poi il concetto della doppia validità della email marketing: utile sia al cliente che al brand. Per quest’ultimo l’utilità deve poter essere controllabile attraverso gli obiettivi che ci prefiggiamo in partenza. Cerchiamo cioè di capire cosa vogliamo ottenere con il singolo invio: cercare di fidelizzare il cliente, oppure allargare il proprio giro d’affari; aiutare i nostri clienti attraverso istruzioni che funzionino da customer care. Questi sono solo alcuni degli obiettivi che possiamo raggiungere.
Già avendo ben chiaro chi vogliamo raggiungere e con quali obiettivi è un punto di partenza vincente.
Passiamo poi alle strategie da adottare. La prima verifica da effettuare è se l’azienda si trova in qualche black list attraverso diverse applicazioni molto utili sia per verificare quali siano le black list sia per vedere se il nostro indirizzo email sia finito lì dentro. Possiamo utilizzare ad esempio SpamHaus.
Un altro punto importante è il Provider a cui ci affidiamo per l’invio e la gestione della newsletter. Servizi professionali come MDirector diventano a priori una garanzia di riuscita e di controllo.
Una volta partiti con la campagna email, cominciamo a verificare gli invii e gli errori di ogni singola spedizione: vedere nello specifico le aperture, l’incidenza del provider e verificare lo stato delle email nelle black list sarà importante per crescere sempre più e tutto questo è possibile grazie ad un buon servizio professionale. Un’altra cosa interessante che potrete fare è quella di inviare un questionario per verificare la soddisfazione dei clienti nel ricevere le vostre informative. Questo anche per tenere sotto controllo la reputazione del proprio brand che dovrà essere sempre ottimale per evitare di finire nelle tanto odiate black list.
Alcuni servizi come quelli offerti da MDirector inoltre, offrono anche la possibilità di vedere la reputazione degli utenti inseriti nella mailing list, così da poter eliminare quelli non attivi.
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