Il settore della telefonia mobile negli ultimi 30 anni ha cambiato radicalmente il modo in cui le persone comunicano tra loro, mettendo nelle mani di miliardi di persone dispositivi che consentono di comunicare anche in movimento. Dai telefoni cellulari si è passati agli smartphone e persino agli smartwatch, concentrando tecnologie sempre più avanzate in dispositivi dalle dimensioni ridotte.
Ma cosa hanno in comune dispositivi come cellulari, smartphone, tablet e smartwatch? In tutti questi terminali può essere integrata una SIM, la scheda che racchiude un numero unico. Ed è proprio riguardo alle SIM che arriva una conferma piuttosto interessante dall’ultimo Mobility Report pubblicato da Ericsson. Si tratta di un dato che conferma l’enorme diffusione di queste schede a livello globale. Nel mondo, a quanto pare, sono 7.8 miliardi le SIM attive, più del numero di abitanti del nostro pianeta, stimato in 7.5 miliardi.
Il dato è riferito al secondo trimestre 2018 e conferma come il numero di SIM attive è aumentato, superando persino la popolazione mondiale. La crescita è dettata dalla sempre maggiore diffusione dei dispositivi mobili, soprattutto smartphone, contribuendo alla loro diffusione. Dal 1991, anno del debutto, ad oggi, queste schede sono cambiate nelle dimensioni, fino ad arrivare alle nano-SIM introdotte per la prima volta nel 2012.
A crescere, secondo Ericsson, è anche il numero di utenti unici che ha raggiunto quota 5.4 miliardi. Allo stesso modo crescono anche gli abbonamenti, con la Cina in vetta alla classifica dei paesi che hanno registrato la crescita maggiore. Nel secondo trimestre 2018, il rapporto sulla mobilità di Ericsson conferma 345 milioni di cellulari venduti, ma tra questi solo il 15% non sono smartphone.
Aumentati anche gli abbonamenti alla banda larga mobile con 5.5 miliardi di abbonamenti, tre miliardi dei quali riguardano il 4G. Si tratta di un trend in crescita grazie a fattori come la diffusione più ampia di schede SIM abilitate al traffico dati, le offerte che mettono a disposizione una quantità sempre più ampia di gigabyte e l’accesso a contenuti video di qualità maggiore.
In un contesto del genere non stupisce che ad aumentare sia stato anche il traffico dati da mobile, che ha segnato un +52%, un risultato che potrebbe segnare un ulteriore balzo in avanti con il debutto dello standard del futuro per le connessioni mobile, il 5G, previsto tra fine anno e inizio 2019. Il 5G metterà a disposizione connessioni ancora più veloci, e secondo le previsioni di Ericsson, potrebbe coprire il 20% della popolazione mondiale entro il 2020, con oltre 1 miliardo di abbonamenti.
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