Google ha abusato della sua posizione dominante. Multa record da 2.42 miliardi dalla Commissione EU

Google è entrato a far parte delle vite di milioni di persone nel mondo già molti anni fa, e se il motore di ricerca costantemente migliorato con algoritmi sempre più avanzati è riuscito ad imporsi come il più utilizzato in Europa, allo stesso tempo il colosso di Mountain View ha esteso i suoi servizi ampliando la sua influenza e contribuendo a semplificare la vita delle persone che accedono online per i motivi più disparati.

E’ tuttavia ormai da molti anni che Google si trova ad affrontare un rapporto complicato con le autorità Antitrust che hanno più volte accusato Google di sfruttare la sua posizione di rilievo sul mercato per aumentare i propri vantaggi a discapito della concorrenza. Dopo l’entrata in scena di Margrethe Vestager in qualità di nuovo Commissario alla Concorrenza della Commissione Europea era emersa la volontà di adottare provvedimenti che potessero chiudere definitivamente il braccio di ferro con il colosso statunitense. E l’epilogo è arrivato oggi, con la decisione della Commissione EU di sanzionare Google con l’accusa di abuso di posizione dominante, per una cifra record che si conferma la più alta mai imposta dall’Europa per una sanzione.

Si tratta di una decisione importante quella annunciata dalla Commissione Europea che arriva dopo anni di indagini e trattative con Google. In precedenza l’Europa aveva già minacciato il colosso di Mountain View di provvedimenti nel caso in cui le cose non fossero cambiate, e adesso la Commissione ha deciso di passare ai fatti prendendo una decisione senza precedenti.

E’ di 2.42 miliardi di euro la sanzione che la Commissione Eu ha imposto a Google, accusando il gigante del web di aver abusato della sua posizione dominante in merito al servizio di comparazione dei prezzi. Google ha lanciato questo servizio nel 2004 ma negli anni lo ha migliorato costantemente per ottenere maggiori click e quindi generare profitti maggiori derivanti dalla pubblicità. Dalle indagini, la Commissione Europea ha scoperto che Google avrebbe sfruttato la sua posizione dominante sul mercato come popolare motore di ricerca, mettendo in evidenza i risultati di comparazione dei prezzi del suo servizio, a danno dei concorrenti.

Sembra, infatti, che i risultati dei servizi concorrenti non venissero mostrati prima della quarta pagina di risultati, e considerando che secondo la Commissione i risultati della prima pagina si stima generino il 95% dei click totali, Google avrebbe adottato questa strategia per spingere il suo servizio. La decisione di multare Google arriva quindi dalla pratica scorretta che ha impedito ai consumatori europei di scegliere e che al tempo stesso ha penalizzato la concorrenza.

Secondo la decisione dell’Antitrust, Google adesso ha 90 giorni di tempo per modificare la sua condotta, per evitare di incorrere in ulteriori sanzioni che si tradurrebbero nel 5% di fatturato giornaliero registrato da Alphabet. In risposta alla decisione, Google si è detta in disaccordo confermando la volontà di presentare ricorso alla decisione europea.

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