Oggi vi presentiamo un interessante confronto tra i due speaker dotati di intelligenza artificiale più chiaccherati del momento : Google Home Mini e Amazon Echo con Alexa.
Chiamarli speaker è un pò riduttivo visto che non stiamo parlando di semplici altoparlanti Bluetooth, ma di dispositivi che rendono la casa intelligente, e ci facilitano le operazioni più comuni senza l’utilizzo dello smartphone, utilizzando come comando solo la nostra voce.
La domanda che molte persone mi fanno è : “Cosa posso fare di intelligente con questi due speaker?“
In questi giorni ho testato per bene Google Home Mini e Amazon Echo e ora vi racconto la mia esperienza con questi due dispositivi.
Innanzitutto con entrambi i dispositivi si può riprodurre musica, ricevere indicazioni sul meteo, distanze stradali, effettuare ricerche, e comandare strumenti di domotica presenti in casa come lampadine smart, TV smart, termostati elettronici, Chromecast, e molti altri dispositivi sono in arrivo nei prossimi mesi.
A livello estetico questi speaker sono molto eleganti e sono dei bei oggetti di arredo che danno un tocco di originalità al salone di casa.
La configurazione del primo utilizzo per entrambi i dispositivi è facilitata dall’app che si può installare in tutti gli smartphone Android ed iOS, ma nel momento in cui scriviamo l’app di Amazon Alexa ancora non è disponibile nel nostro Paese, ma in ogni caso la configurazione si può fare con un qualunque browser del PC o smartphone.
Per risvegliare lo speaker del Google Home Mini basta pronunciare la parole “Ehi Google” oppure “OK Google” e verranno attivati i 4 LED RGB posti sopra lo speaker e a quel punto possiamo impartire il comando.
Nel lato inferiore è presente uno slider fisico che permette di accendere e spegnere il microfono anche se sinceramente non l’ho mai spento perchè perderebbe l’utilità di avere l’assistente Google.
Diversamente con Amazon Echo basta pronunciare “Alexa” per attivare i led colorati che indicano l’attivazione dell’assistente pronto ad ascoltare la nostra voce. Amazon Echo possiede nella parte superiore un bellissimo led circolare e quattro pulsanti, due per la regolazione del volume, uno per escludere il microfono e uno per attivare la configurazione e ricerca della rete wireless utile all’atto della prima configurazione.
A proposito di voce quella dell’assistente di Google è maschile mentre quella di Alexa è femminile (direi molto sensuale).
I comandi che ho utilizzato di più in questi giorni è la riproduzione dei brani musicali. Collegando l’account di Spotify al Google Home Mini si possono scegliere i generi musicali preferiti oppure i singoli brani (in questo caso bisogna essere utenti premium), oppure molto utile è la parola “buongiorno” dove Google Assistant ci descrive la nostra giornata con gli impegni in agenda, le previsioni meteo e le notizie dei tg.
Molto utile anche la riproduzione dei video sulla mia TV di casa dotata di ChromeCast, basta pronunciare riproduci il video di ……
Sull’assitente di Amazon ho utilizzato Amazon Prime Music e anche qui è possibile scegliere un brano semplicemente pronunciando il titolo. Per testare la qualità audio ho anche collegato tramite Bluetooth l’altoparlante della Smart TV ad Amazon Echo e devo dire che la qualità sonora non è niente male.
Ma a livello di intelligenza artificiale e comprensione dei nostri comandi chi è il migliore? Bè qui non c’è storia : Google Assistant è molto avanti rispetto ad Amazon Alexa.
Google Assistant è molto più intelligente ed ha moltissimi comandi che riesce a capire ed agire, dai più utili come distanze chilometriche, prenotazioni varie, posti nelle vicinanze, impegni quotidiani e futuri, ai più frivoli come barzellette e versi di animali.
Amazon Alexa, è molto più limitata e per ora deve imparare molto, visto che comprende pochi comandi come la riproduzione di brani musicali, servizi meteo, news, impegni e poco altro ancora.
Ma Alexa è ancora in fase sperimentale e in futuro non potrà che migliorare, avendo come vantaggio rispetto a Google il vastissimo servizio di commercio on-line più famoso al mondo. A breve sarà possibile scegliere, ordinare e pagare un articolo su Amazon chiedendolo ad Alexa e ricevendo tutte le informazioni che ci servono.
Insomma la sfida sull’intelligenza artificiale ci riserverà delle belle sorprese per il futuro, a patto che non temiate violazioni della privacy, perchè da questo punto di vista entrambe le aziende si dichiarano conformi alle ultime normative sulla privacy ma avere un microfono sempre attivo in casa ad alcuni può far storcere il naso.
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