Honor 20 Pro arriverà presto anche in Italia

 

La guerra commerciale che si sta consumando negli ultimi mesi tra Stati Uniti e Cina sta avendo molteplici conseguenze. Una delle più evidenti è la situazione del colosso cinese Huawei che poco meno di un mese fa è stata inserita dal governo statunitense nella lista nera di entità commerciali che non possono fare affari con aziende americane senza un’apposita autorizzazione da parte delle autorità. La prima conseguenza è stata la decisione presa da Google, di sospendere l’uso della licenza per la piattaforma Android al produttore cinese, fino a quando il governo statunitense ha annunciato una breve sospensione del provvedimento fino al prossimo 19 agosto.

Pochi giorni dopo l’annuncio del provvedimento, è stato aperto il sipario sulla nuova generazione di smartphone di punta del brand di proprietà del colosso cinese, i nuovi Honor 20 e Honor 20 Pro. E dopo la conferma che Honor 20 approderà dalle nostre parti il prossimo 28 giugno, arriva la notizia che lo stesso accadrà con Honor 20 Pro. Il modello di punta della nuova linea di smartphone Honor approderà sul mercato italiano.

E’ stato confermato nei giorni scorsi che Honor 20 Pro ha ottenuto la certificazione da parte di Google. Questo significa che il terminale approderà anche in Italia, presumibilmente poche settimane dopo il modello base. Il prezzo dovrebbe essere fissato a €599.

Honor 20 Pro vanta una scheda tecnica piuttosto interessante, partendo dal display da 6.26 pollici con risoluzione Full HD+. Il processore è il Kirin 980 con Dual NPU per la gestione dell’intelligenza artificiale, insieme a 8GB di RAM e 256GB di memoria interna. Se la fotocamera frontale è composta da un unico sensore da 32MP, quella posteriore comprende quattro sensori. Quello principale da 48MP, accompagnato da un obiettivo grandangolare da 16MP, teleobiettivo da 8MP e un quarto sensore da 2MP. La batteria è da 4000mAh.

Al lancio in Cina, i nuovi esponenti della famiglia Honor 20 hanno già registrato un ottimo risultato, con 1 milione di unità distribuite nelle prime due settimane. Ma la situazione in Occidente appare ancora incerta. Il ban imposto dal governo statunitense (e al momento rimandato al 19 agosto) ha costretto Huawei a spingere sullo sviluppo del suo sistema operativo proprietario, che in futuro dovrebbe sostituire Android sui dispositivi del produttore.

Ma nonostante questo l’incertezza tra i consumatori regna sovrana, e ciò è dimostrato dalle recenti dichiarazioni di Ren Zhengfei, Presidente e fondatore di Huawei. Dalle parole di Zhengfei, emerge che la decisione del governo statunitense ha ridotto del 40% le vendite all’estero dei dispositivi Huawei, e tra il 2019 e 2020 avrà ancora pesanti conseguenze sui conti della multinazionale. Secondo le stime rese note dal CEO di Huawei, si registreranno perdite per 30 miliardi di euro rispetto al 2018.

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