Huawei P40 potrebbe diventare il primo dispositivo con HarmonyOS, parola di Richard Yu

Può essere definita complicata la situazione attuale di Huawei in Occidente. Il colosso cinese continua ad essere uno dei principali produttori di smartphone a livello globale con numeri impressionanti che confermano la popolarità del marchio, ma i contrasti con l’amministrazione statunitense potrebbero avere i primi effetti già nelle prossime settimane.

Come già noto tra pochi giorni, il 19 settembre, Huawei si appresta ad aprire il sipario sui nuovi Mate 30, la prossima generazione di phablet che andrà a competere direttamente con i Galaxy Note 10 e la prossima generazione di iPhone della Apple. Ma a preoccupare è l’integrazione del sistema operativo Android che, a causa del ban imposto dagli USA, sembra spingerà l’azienda cinese a rimandare la commercializzazione del dispositivo fuori dalla Cina. Ebbene, nuove rivelazioni sul futuro arrivano in occasione dell’IFA 2019 di Berlino, direttamente dalle parole di Richard Yu, CEO della divisione Consumer di Huawei.

Abbiamo già detto che Huawei si trova ancora adesso all’interno della entity list del Dipartimento del Commercio statunitense, la lista di società con le quali le aziende statunitense non possono fare affari in assenza di una licenza da parte del governo. Di recente è stata annunciata una proroga nei confronti di Huawei che tuttavia riguarda i dispositivi già presenti sul mercato e non quelli che devono essere commercializzati.

Per questo motivo, intervistato dal Corriere della Sera, Richard Yu ha chiarito che il 19 settembre i Mate 30 saranno svelati a Monaco di Baviera ma inizialmente verranno commercializzati esclusivamente in Cina. L’obiettivo principale dell’azienda è quello di continuare ad utilizzare la piattaforma Android all’interno dei suoi dispositivi, e per questo l’arrivo dei nuovi terminali in Europa è stato rimandato a data da destinarsi. Qualora non si dovesse giungere ad un accordo, tuttavia, il CEO di Huawei ha spiegato che verrà integrata la versione open-source di Android, senza app e Play Store di Google, ma con lo store proprietario App Gallery.

In futuro, invece, giocherà un ruolo importante il sistema operativo sviluppato da Huawei. Si chiama HarmonyOS, piattaforma realizzata per funzionare non solo su smartphone ma in grado di adattarsi a qualsiasi altro dispositivo. Secondo Richard Yu il primo terminale che potrebbe utilizzarlo sarà Huawei P40, atteso come da tradizione per la Primavera 2020. Fondamentale sarà il supporto degli sviluppatori, che potranno contare su un processo rapido per il passaggio da Android ad HarmonyOS che renderà molto semplice adattare le proprie app alla nuova piattaforma.

Nel frattempo, durante IFA 2019, il produttore cinese ha aperto il sipario su un’altra novità molto importante. Parliamo del processore Kirin 990, il primo ad avere al suo interno il modem 5G per supportare le reti di nuova generazione necessarie per incrementare la velocità di navigazione in un mondo sempre più connesso in cui la fruizione di contenuti in streaming on-demand cresce continuamente.

Commenta