Internet fa parte delle nostre vite, e per molte persone immaginare di restare completamente offline per troppo tempo diventa qualcosa di impensabile, che si tratti di questioni legate al lavoro o alla sfera privata, ed è per questo che in molti si affidano ad offerte che consentono di navigare anche fuori casa dal proprio smartphone, ma la scelta senza dubbio migliore sembra sempre di più quella delle reti Wi-fi pubbliche, sempre più presenti in bar, ristoranti, locali e alberghi, rendendo possibile restare connessi senza limiti e in maniera del tutto gratuita, a prescindere dalla possibile pericolosità che una rete Wi-fi sconosciuta potrebbe nascondere per la sicurezza dei propri dati personali.
Proprio su questo aspetto si è concentrato il nuovo studio Norton Wi-fi Risk Report, condotto da Norton By Symantec che ha coinvolto oltre 15.000 persone intervistate in 15 paesi, per comprendere in maniera approfondita le abitudini degli utenti che navigano su internet affidandosi a reti wi-fi pubbliche, e la loro percezione dei potenziali pericoli ai quali si espongono quando accedono al web. E i risultati sembrano essere più preoccupanti di quanto si possa pensare.
In linea di massima, il report di Norton evidenzia come la maggior parte degli utenti a livello globale, ma soprattutto in Italia, per l’89% dei casi ha una serie di comportamenti che mettono a rischio la propria sicurezza online. Il 40% degli italiani intervistato ammette che dopo pochi minuti dall’arrivo a casa di un amico, in albergo o in un bar chiede subito la password per accedere alla rete Wi-fi, e il 27% dichiara addirittura di aver effettuato l’accesso al Wi-fi senza chiedere il permesso. In caso di viaggi, addirittura, il 70% conferma di voler continuare ad usare le reti Wi-fi pubbiche, nonostante la recente abolizione dei costi di roaming, e in generale, sembra che la scelta dei luoghi da visitare e degli alberghi nei quali dormire, dipenda proprio dalla presenza o meno di una rete Wi-fi. Questo perchè il 51% conferma di utilizzare la connessione per accedere al GPS, ma per le generazioni più giovani la priorità è data all’accesso ai social.
I comportamenti più rischiosi riguardano il fatto di non essere consapevoli che accedere ad una rete Wi-fi pubblica, e quindi potenzialmente non protetta, potrebbe mettere a rischio la propria privacy. Non stupisce, quindi, che gli intervistati ammettano di aver utilizzare reti gratuite per accedere a contenuti per adulti, nel 35% dei casi in albergo o in vacanza, nel 33% dei casi in bar o ristoranti, nel 28% al lavoro e il 26% lo ha fatto in aeroporto. Il pericolo maggiore, tuttavia, deriva dall’uso delle reti pubbliche per accedere a informazioni sensibili come la posta elettronica, gli account della banca senza affidarsi ad una rete virtuale privata (VPN).
Nonostante questo, la maggioranza degli italiani si dice spaventato dalla possibilità che le proprie informazioni finiscano nelle mani sbagliate. Il 33% ha paura per le informazioni finanziarie, il 26% per i propri segreti e il 22% è terrorizzato dalla possibilità che le proprie immagini personali, soprattutto della sfera intima e familiare, finiscano online. Comunque il 42% sarebbe disposto a pagare per impedire che le proprie informazioni personali e private vengano inviate a familiari e amici.
Per evitare di esporsi a pericoli inutili quando si accedere ad internet da reti Wi-fi pubbliche, la cosa migliore è sempre affidarsi ad una rete virtuale privata che cripta i dati inviati, assicurarsi che i siti ai quali si accede utilizzino il protocollo HTTPS e soprattutto condividere la quantità minore di dati per evitare che possano essere rubati, come ad esempio le password dei propri account finanziari, ma anche della posta elettronica.
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