Sono molteplici i rapporto pubblicati da varie società di sicurezza informatica che confermano come il numero di attacchi hacker e furto dei dati da parte dei cyber-criminali sia certamente cresciuto nel corso di questi ultimi anni, con l’insorgere di minacce sempre più pericolose online che spesso e volentieri colpiscono utenti ignari o non sufficientemente preparati a difendersi.
Molto interessante, in tal senso, è lo studio ‘L’economia sommersa dei dati’ pubblicato da McAfee Labs, che permette di scoprire, in linea generale, quanto possono arrivare a valere i dati degli utenti rubati, sul mercato nero.
I ricercatori hanno preso in considerazione un’ampia varietà dei dati che possono essere rubati, dalle credenziali di accesso ai conti bancari e i sistemi di pagamento online, ai dati di accesso a network aziendali, servizi premium e molto altro ancora.
Il valore, inoltre, dipende dal paese di provenienza dell’account e dal tipo di informazione fornito.
Ad esempio i prezzi possono arrivare a $190 per le credenziali di accesso a conti correnti bancari con un saldo di $2200, oppure a $500 e $1200 per conti correnti che contengono cifre tra i $6000 o $20.000.
Valgono di meno, invece, i servizi di pagamento online, che possono fruttare tra i $200 e $300 per conti che arrivano a $8000.
Non vengono esclusi, inoltre, servizi di altro genere, come quelli di video streaming che possono valere tra $0.55 e $1, ai servizi per la fruizione di contenuti sportivi che valgono $15 alle credenziali di accesso ai servizi di streaming delle tv via cavo che arrivano a $7.50.
Un vero e proprio listino prezzi che permette di farsi un’idea dell’effettivo valore che i dati trafugati in rete possono fruttare ai cyber-criminali.
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