Sono ormai lontati i periodi in cui il mercato degli smartphone, nel momento di maggiore espansione, potevano contare su numeri impressionanti in termini di diffusione a livello globale, permettendo ai principali produttori del settore di fare affari d’oro incrementando i propri profitti a dismisura e attirando un pubblico interessato alla novità offerta dai telefoni intelligenti.
Al giorno d’oggi, tuttavia, la gran parte delle persone possiede uno smartphone, che si tratti del modello di ultima generazione dotato delle migliori caratteristiche disponibili sul mercato o della versione più economica che, per gli utenti senza pretese che sono disposti a sacrificare le specifiche da top di gamma in favore di un prezzo più economico. E proprio a fare un ritratto della situazione attuale, in cui la saturazione del mercato smartphone è ormai un dato di fatto, ci pensano i risultati registrati dal settore nel secondo trimestre 2016, che evidenzia proprio una crescita quasi inesistente rispetto al 2015.
I risultati diffusi dagli analisti di International Data Corporation (IDC) mettono in evidenza come nel secondo trimestre dell’anno siano stati 343.3 milioni gli smartphone spediti a livello globale, con una crescita solo dello 0.3% rispetto al 2015 che conferma ancora una volta come la saturazione nei principali paesi del mondo continui inevitabilmente a ripercuotersi sul settore, spingendo sempre più gli utenti a cambiare con meno frequenza il proprio smartphone rispetto al passato.
Questo, tuttavia, non ha impedito ad alcuni produttori di registrare numeri interessanti e in crescita rispetto allo scorso anno. Samsung, che si riconferma primo produttore di telefoni intelligenti, ha infatti spedito quasi 77 milioni di smartphone con una crescita del 5.5% e una quota di mercato che raggiunge il 22.4%, grazie alle ottime performance registrate dal Galaxy S7 che ha permesso alla società di ottenere i profitti migliori degli ultimi due anni in una trimestrale.
Positivi anche i risultati di Huawei, che vede crescere dell’8.4% le vendite con 32.1 milioni di smartphone distribuiti. Meno positiva, invece, la situazione di Apple che pur confermandosi il secondo produttore di smartphone, deve fare i conti con il declino delle vendite di iPhone per il secondo trimestre consecutivo, ridotte del 15% rispetto al 2015 con 40.7 milioni di melafonini venduti.
In questa situazione generale, tuttavia, i due brand cinesi OPPO e Vivo ottengono la crescita maggiore, rispettivamente con 22.6 milioni e 16.4 milioni di smartphone distribuiti nel trimestre, incrementando il proprio giro d’affari del 136.6% e 80.6%.
Il dato più evidente che si può riscontrare dai risultati del Q2 2016 è certamente la crescita sempre più lenta registrata dal settore, a causa del fatto che un numero sempre più limitato di persone cambia regolarmente il proprio smartphone con nuovi modelli. Una strategia positiva, in tal senso, potrebbe essere quello seguito dai principali colossi cinesi, che lanciano sul mercato modelli che si differenziano rispetto alla concorrenza grazie a caratteristiche tecniche da top di gamma a prezzi economici.
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