La condivisione degli account tra utenti è un costume ormai ampiamente noto e riconosciuto su Netflix, la principale piattaforma per lo streaming on demand diffusa a livello globale. Come è facile intuire, non esistono numeri precisi su questo fenomeno, ma la condivisione delle credenziali di accesso alla piattaforma Netflix tra amici e parenti è una pratica ampiamente diffusa a livello globale. Tanti sono gli utenti che preferiscono sottoscrivere l’abbonamento Premium alla piattaforma, il più costoso ma al tempo stesso quello che consente di visualizzare contenuti in streaming su 4 dispositivi in contemporanea.
In questo modo gli utenti possono accedere al vastissimo catalogo Netflix pagando una cifra mensile irrisoria di pochi euro. Ma la situazione attuale, in futuro, potrebbe cambiare, e a confermare questa ipotesi è una dichiarazione ufficiale rilasciata dal Chief Product Officer di Netflix, Greg Peters.
Nel corso di una intervista rilasciata durante l’ultima conferenza per i risultati finanziari della società durante il terzo trimestre 2019, Peters ha dichiarato:” Continuiamo a monitorare questo fenomeno esaminando la situazione. Cercheremo delle soluzioni amichevoli per gli utenti”.
Per il momento, tuttavia, Netflix ha chiarito di non avere in progetto l’introduzioni di nuove regole che possano limitare la condivisione degli account tra persone che non appartengono alla stessa famiglia. La possibilità di condividere gli account, infatti, è consentita dalle regole di Netflix solo ai membri di una singola famiglia. Ma spesso accade che gli utenti condividano le spese dell’abbonamento alla piattaforma anche con amici e parenti che vivono lontani.
Il fatto che Netflix abbia confermato di essere attenta a questo fenomeno significa che in futuro potrebbero essere adottati provvedimenti per limitare questa possibilità. Volendo fare delle ipotesi, una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare la geolocalizzazione e gli indirizzi IP per impedire che gli utenti possano condividere gli account con persone che si trovano in case o città diverse. Ma questa scelta potrebbe danneggiare, ad esempio, gli utenti che condividono l’abbonamento Netflix con familiari (ad esempio fratelli o sorelle) che vivono lontani.
Del resto la situazione sta diventando difficile da ignorare per Netflix. La società nell’ultima trimestrale ha confermato un fatturato in crescita a 5.25 miliardi di dollari con 665 milioni di profitti, e un numero di abbonati che ha raggiunto i 158 milioni a livello globale. Nonostante questo la piattaforma guidata da Reed Hastings ha un bisogno costante di nuovi abbonamenti per incrementare le entrate, come dimostra il nuovo debito stipulato di recente pari a 2 miliardi di dollari da destinare alle attività aziendali, compresa la produzione di nuovi contenuti originali.
A questo si aggiunge anche l’ormai imminente debutto di nuovi competitor del calibro di Disney+ e Apple TV+ in arrivo a novembre, e che potrebbero in futuro portare via nuovi abbonati a Netflix. Ma siamo davvero sicuri che, in futuro, arginare la condivisione degli account porterà a nuovi abbonati senza trasformarsi in un’azione controproducente che spinga gli utenti a migrare verso altre piattaforme dai prezzi più convenienti?
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